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Rus' di Kiev

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Stemma della Rus' di Kiev

Citazioni sulla Rus' di Kiev.

  • Che l'antico stato di Kiowia, come pure la sua coltura, fosse opera degli antichi Ucraini lo si desume non solo dal fatto che gli antichi monumenti letterari di Kiowia chiaramente palesano le proprietà di lingua ucraina, ma pure da un più importante argomento che ci vien dato dalla costituzione dell'antico stato di Kiowia. (Stepan Rudnyzkyj)
  • L'antico regno di Kiowia che in tutti i libri storici vien fatto vedere come antico russo, era in realtà un'organizzazione statale delle tribù slave meridionali dell'Europa orientale: e queste in fondo non erano che antenati degli odierni Ucraini. (Stepan Rudnyzkyj)
  • La cattiva letteratura sulla presunta «fratellanza » dei popoli slavi, la favola di quel «Rus' di Kiev», che sarebbe stato, nel IX secolo, la culla di una Russia che ancora non esisteva, appartiene alla propaganda. (Bernard-Henri Lévy)
  • La prima Russia, formata da una mescolanza di popoli europei e asiatici, fu quella dei «piccoli russi». La fusione dei popoli, la prosperità delle città e tutto il fervore di vita tra Novgorod la Grande a nord e Kiev a sud, non si spiegherebbero, senza la presenza di una via di prospero commercio tra il Baltico e il mar Nero, con le sue diramazioni da un lato fino a Bisanzio – la ricchissima città le cui luci abbagliarono i kievani, ispirando loro folli spedizioni – e dall'altro fino a Baghdād – che in quell'epoca cominciava a raggiungere il suo pieno splendore. [...] Da Novgorod a Kiev, tutta una fila di città vicine fra loro si scambiavano merci, conflitti e principi.
    Lo splendore di quella prima Russia si spiega in un contesto di storia generale. Infatti, chiuso per lungo tempo il Mediterraneo occidentale dalla conquista islamica dei secoli VII e VIII, gli si sostituì la via continentale tra Novgorod e Kiev come via di collegamento tra i paesi del nord e le ricche contrade del sud. Il giorno in cui, fra il secolo XI e il XII, con la fine della supremazia musulmana sul mare, il Mediterraneo fu nuovamente aperto ai traffici, decrebbe l'interesse di questa interminabile via, fatta di strade fluviali e carovaniere, fino a scomparire definitivamente con l'occupazione latina di Costantinopoli nel 1204. La via marittima uccise quella continentale.
    Già prima di quella data i principi di Kiev avevano incontrato crescenti difficoltà a difendere le loro frontiere e ad assicurare la continuità del percorso dal Baltico al mar Nero. Secondo un antico proverbio «se è per mangiare e per bere, tutti vanno a Kiev, ma al momento di difenderla tutti spariscono». Fu proprio così. (Fernand Braudel)
  • La Rus' nel 988, secondo le evidenze archeologiche e le ricostruzioni degli studiosi negli ultimi decenni, si presentava come una confederazione multietnica larga, basata su legami commerciali, uno Stato assai debole con connessioni più o meno forti basate sul movimento delle merci dal Baltico al Mar Nero. Vi erano spostamenti di ogni genere da un posto all'altro, si trattava di territori aperti, dove vivevano pastori, mercanti, piccoli eserciti, non era una nazione, né uno Stato vero e proprio. Si potrebbe pensare che si tratti di un buon simbolo dell'apertura delle civiltà delle steppe da cui sia l'Ucraina che la Russia sono emerse, ma oggi la Rus' è diventata un argomento primordialista per definire chi sono i russi. (Orlando Figes)
  • Se Putin fosse serio nel ritenere che il passato determini il presente, dovrebbe dire che i territori di quello stato vichingo medievale, Rus' di Kiev – gran parte dell'Ucraina, tutta la Bielorussia, parte della Russia nord-orientale entro i confini odierni – dovrebbero appartenere alla Svezia o alla Danimarca, o la Norvegia, o forse la Finlandia. (Timothy Snyder)
  • Quanto all'argomento ripetuto ossessivamente, da Mélenchon a Zemmour e Le Pen, dai sostenitori francesi della distensione con il Cremlino, secondo cui l'Ucraina farebbe storicamente parte della Russia, su cosa si basa? [...] Su un'omonimia: la "Rus' di Kiev", quel vasto territorio che nel IX secolo inglobava Bielorussia, Nord della Russia e Nord dell'Ucraina e il cui nome indicherebbe che Kiev è la culla della Russia: il procedimento, qui, è come un gioco di prestigio, perché "Rus di Kiev" era allora l'appellativo non di uno Stato-nazione russo chiaramente inesistente, bensì di una sorta di enorme agenzia commerciale scandinava. (Bernard-Henri Lévy)

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