Steve Bannon
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Stephen Kevin Bannon (1953 – vivente), manager e politologo statunitense.
Citazioni di Steve Bannon
[modifica]- [Su Elon Musk] Lo scemo, il buffone. Un non americano che fonda il Partito America. Caro mio tu non sei americano, sei sudafricano. Dovresti essere espulso.[1]
Intervista di Viviana Mazza, corriere.it, 29 dicembre 2018.
- Uso Soros come modello per molte cose e anche per The Movement. Sono al 100% contrario alla sua ideologia, ma ammiro sempre chi ottiene risultati. Una delle cose in cui dobbiamo applicarci per contrastarli è: fare, non solo parlare.
- [Su The Movement] Ci sarà una fusione di cultura, storia, economia, comprensione di media e social media, per creare agenti di cambiamento più tradizionalisti. Ho due modelli: la scuola post-laurea di Marion Marechal e quella di Armando Siri, che è venuto qui in America in autunno e ha fatto un’ottima impressione a tutti
- La sinistra capisce cose su Trump che i repubblicani non vedono: è un presidente trasformativo, una figura storica, che resterà nelle loro vite per 10-20 anni e non volevano permetterlo e hanno portato un sacco di voti. E’ questa la cosa più importante in politica, nelle elezioni europee come per Trump in futuro. La gente dice che gli Stati Uniti sono divisi. Io dico: 114 milioni di persone hanno votato. La gente dice che la democrazia è morta, ma non negli Stati Uniti.
- Quando giro per il mondo, dico a tutti: "Guardate Salvini e Di Maio", non si vedono spesso politici moderni pronti a mettere da parte le differenze per lavorare insieme come hanno fatto sul bilancio.
- Il continuo bombardamento di critiche del Papa contro i "populisti" e i "nazionalisti" mira direttamente a gente come Salvini. Il Papa è un radicale sulla questione dei migranti, ha scarso appoggio pubblico e non fa che rafforzare il movimento populista.
- Se percorri l’Europa come ho fatto io, è chiaro che la Storia è dalla parte dei partiti sovranisti.
- [Su Angela Merkel] Lei mi piace, non mi piace la sua ideologia ma è una dura, e io apprezzo sempre gli honey badgers. Ho una tremenda ammirazione per la sua resistenza e la sua tenacia, ma la forza di questo movimento è tale che Merkel ha dovuto pagare per il peccato originale della crisi dei migranti da lei iniziata.
- Quello che ho scoperto (e che la sinistra non sa) è che Orban, Salvini, Bolsonaro non hanno bisogno di aiuto strategico. C’è chi dice: Bannon vuole fare il burattinaio. Ma io dico: l’Europa agli europei. Tutto quello che sono è un intermediario.
- Il dilemma del Muro di Trump è legato al fatto che Nancy Pelosi ha tutto il potere adesso. Il presidente e i repubblicani hanno avuto due anni per fare il Muro, io glielo dicevo: “Se non facciamo il Muro adesso, sarà molto difficile vincere un secondo mandato”. Ora è troppo tardi. Ma bisogna costruirlo! La base lo esige.
Intervista di Zanny Minton Beddoes e Ed Carr, Inside the mind of MAGA: a conversation with Steve Bannon, economist.com, 23 ottobre 2025; citato in linkiesta.it, 25 ottobre 2025.
- Se osservate quello che Trump ha ottenuto e quello a cui è stato in grado di guidarci, possiamo paragonarlo a Mosè. Ha ricondotto il nostro popolo alla terra promessa.
- Trump avrà un terzo mandato, diventerà presidente nel 2028, quindi la gente dovrebbe semplicemente adeguarsi a questo.
- So che questo vi farà impazzire ma lui è un veicolo della provvidenza divina, uno strumento. È molto imperfetto, non è un bigotto, non è particolarmente religioso, ma è uno strumento della volontà divina e questo si vede da come ce l’ha fatta. Abbiamo bisogno di lui almeno per un altro mandato.
- L’unico modo con cui il presidente Trump vincerà nel 2028 e rimarrà in carica sarà grazie alla volontà del popolo americano [...]. E la volontà del popolo americano è ciò che incarna la Costituzione e Trump è uno strumento provvidenziale per finire quello che dobbiamo fare [...] Starebbero strappando la Costituzione gli americani se eleggessero di nuovo Trump? Sarebbero contro lo spirito della Costituzione?
Citazioni su Steve Bannon
[modifica]- Ciccione, ubriacone, maiale: stavolta andrai in galera e ci resterai a lungo, devi pagare per una vita di crimini. (Elon Musk)
- È un ritardato allo stato puro. (Elon Musk)
- Ho parlato a lungo con Steve Bannon, e mi ha fatto capire che l'obiettivo del suo movimento in Europa è resuscitare il fascismo, sotto mentite spoglie. (Michael Moore)
- Io ho intervistato Steve Bannon, in quel momento era il diavolo assoluto. Alla terza domanda ha dato segni di nervosismo, si è tolto il microfono e ha fatto la sceneggiata di andarsene. Potevamo fermarci, avevamo il nostro show, saremmo finiti sui giornali comunque, Bannon irritato sbatte la porta dello studio di Sky. Ma non era quello che mi interessava. Volevo finire l’intervista. Quindi ho fatto un’operazione di ricucitura. Ma alla fine le domande che mi ero preparata le ho fatte tutte. (Maria Latella)
- L'ideologia di estrema destra di Bannon agevolava l'oligarchia americana, come idee simili avevano fatto nella Federazione russa. Bannon era una versione molto meno sofisticata ed erudita di Vladislav Surkov; mancava di strumenti intellettuali adeguati e veniva battuto con facilità nei confronti. Portando avanti il gioco della Russia a un livello terra-terra, si assicurò che la Russia vincesse. Al pari degli ideologi russi che vedevano il richiamo ai fatti come una tecnologia nemica, Bannon non parlava dei giornalisti come del «partito di opposizione». Non negava la verità delle affermazioni fatte contro la campagna di Trump; non smentì, per esempio, che Donald Trump avesse atteggiamenti sessuali predatori. Ciò che faceva, invece, era rappresentare i giornalisti che mettevano in luce i fatti rilevanti come dei nemici della nazione. (Timothy Snyder)
- Mi ha detto: "Non capisco come voi liberal siate riusciti a farvi fregare da noi la rivoluzione populista. Doveva essere il vostro pane, ma per fortuna nessuno nel Partito democratico lo ha capito. Voi liberal – ha aggiunto – perdete sempre perché fate le battaglie a cuscinate, mentre noi puntiamo alla ferita mortale alla testa". (Michael Moore)
- Steve Bannon è un uomo che conosce ben ogni angolo, anche i più nascosti, della vita del presidente. È lui l'eminenza grigia che si cela dietro la folgorante ascesa politica del miliardario dal ciuffo giallastro. Bannon per primo ha capito che occorreva giocare sulle frustrazioni e sulle paure del ceto medio, fiaccato dai rapidi cambiamenti sociali, economici e tecnologici. È stato Bannon a inventare slogan di successo come «America first» e «Make America great again». L'America che ha in mente è popolata di maschi bianchi, minacciati dai neri, dagli ispanici, dai musulmani, dai gay e, neanche a dirlo, dalle donne. (Lilli Gruber)
- Vorrei chiedere a Bannon: quando hai distrutto tutto quello che non ti piace, come funzionerà la nuova società che hai in mente? (John le Carré)
- Bannon non è un buon organizzatore. In compenso è un ottimo motivatore. È colui che ha la visione più lucida su chi è Trump, e cos'è il mondo attorno a Trump. Forse Bannon è l'unico faro d'intelligenza che illumina quel mondo.
- Credo che quella tra Trump e Bannon sia stata una relazione tossica, un matrimonio disfunzionale. Hanno avuto bisogno l'uno dell'altro e allo stesso tempo si sono odiati. Trump è il presidente degli Stati Uniti grazie a Steve Bannon, su questo non c'è alcun dubbio, e Bannon è diventato un personaggio rilevante della politica globale proprio perché Trump è stato eletto. Trump non sopportava il fatto di dovere a Bannon la sua elezione e dall'altra parte Bannon non mancava di battere cassa per il suo credito nei confronti del presidente. Bannon è molto più intelligente di Trump e lo detesta per le sue incapacità e per l'indifferenza verso le questioni politiche a lui più care. Sa bene che Trump ha portato il populismo all'apice negli Stati Uniti ma che può essere anche lo stesso che distrugge questo movimento. In un certo senso anche se dall'esterno lui continua, attraverso i suoi agganci con lo staff presidenziale, a fare pressione per imporre la sua agenda politica, non è un lavoro facile. C'è bisogno dell'impegno costante di un team di persone per ricordare a Trump quello in cui crede, perché se lo dimentica istantaneamente. Da una parte vediamo che Trump segue alcune delle direttrici politiche fondamentali di Bannon, come ad esempio la linea dura con la Cina, ma sono abbastanza convinto che da un momento all'altro potrebbe firmare un accordo di compromesso che modifica le linee essenziali della politica seguita finora.
- Ora per lui vedo diversi scenari. Potrebbe perfino tornare alla Casa Bianca, perché in realtà è probabile che Trump abbia bisogno di lui. Oppure Bannon può distruggere Trump, in una battaglia per il controllo della destra radicale. O infine potrebbe dedicarsi a costruire una Internazionale Populista, che lui considera un'altra sua missione storica.
- Steve è un opportunista, è sempre in cerca di un progetto nuovo da seguire. Sicuramente lui ha un core filosofico: il populismo, la working class, e persegue con relativa coerenza degli obiettivi, ma la cosa importante per Steve Bannon è che in questo momento si sta divertendo tantissimo. Non avrebbe mai pensato di arrivare dove è oggi, venendo dai margini della scena politica di trovarsi nel centro nevralgico di tutto, e si sta godendo ogni minuto.
Note
[modifica]- ↑ Citato in Trump gela Musk: "Ridicolo pensare al terzo partito". Insulti di Bannon: "È uno scemo". La replica: "Ciccione, ubriacone", repubblica.it, 7 luglio 2025.
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