The Italian Job
Aspetto
The Italian Job
Titolo originale |
The Italian Job |
---|---|
Lingua originale | inglese |
Paese | Stati Uniti |
Anno | 2003 |
Genere | azione |
Regia | F. Gary Gray |
Soggetto | Troy Kennedy-Martin (Un colpo all'italiana) |
Sceneggiatura | Donna Powers, Wayne Powers |
Produttore | Tim Bevan, Donald De Line |
Interpreti e personaggi | |
|
|
Doppiatori italiani | |
|
The Italian Job, film statunitense del 2003 con Mark Wahlberg e Charlize Theron, regia di F. Gary Gray.
Entra. Esci. Vendicati.
Frasi
[modifica]Citazioni in ordine temporale.
- Siamo in Italia, perché parli arabo? (Left Ear, rivolto a Lyle)
- Io mi fido degli uomini, è del diavolo che c'è in loro che non mi fido... (John Bridger)
- Diamine, sono io il sordo! (Left Ear)
- Tutti quei poveracci che mettono i risparmi di una vita in obbligazioni, istituti finanziari e fondi comuni, che si aspettano? Che quando il crollo arriverà, provvederà il governo a loro? Io non credo eh... (Yehven)
- I governi non sono altro che un concentrato di burattini, in un mondo in cui il NAFTA conta più della Corte Suprema. Ha ragione mio cugino Mashkov quando dice "Questa è l'unica certezza amico mio: l'oro". (Yehven)
- Sai cosa c'è peggio di un ladro bendello? Un vigliacco. (Stella)
- Ehy, non ci provare nemmeno a fare la morale a me, perché non me ne frega un cazzo, ok? Tu hai avuto le tue carte, io ho avuto le mie carte, ce le siamo giocate e io sono stato più in gamba, ok? E se ora sei qui per la rivincita, non c'è problema. (Steve)
- Ascolta attentamente: se c'è una cosa che so è mai metterti contro Madre Natura, la madre della tua donna o madrelingua ucraini. (Skinny Pete)
- Houston abbiamo un furgone! È il numero 128. (Lyle)
- Non chiuderete mai il vero Napster. (Lyle)
Dialoghi
[modifica]Citazioni in ordine temporale.
- John: Volevo avvertirti che ti sto mandando un pensierino.
Stella: Umh... è una cosa profumata?
John: No. Ma è sfavillante.
Stella: È una cosa con lo scontrino?
- John: Glielo ho mandato.
Charlie: Per lo shopping potevi aspettare di aver fatto il colpo.
John: Sono sfacciatamente ottimista.
Charlie: Si?
John: Tu come stai?
Charlie: Bene.
John: Bene? Lo sai bene cosa vuole dire, no?
Charlie: Sì, purtroppo.
John: Beota...
Charlie: Esitante...
John: Nevrotico...
Charlie: Ed emotivo...
John: Bravo. Guarda quelle colonne, voltati.
Charlie: Si, be'?
John: Lì ci impiccavano i ladri che si sentivano bene...
Charlie: Oh... dopo di te...
- Left Ear: Su signori, sentiamo, che vi comprate ora, escluse cose ovvie innocenti?
John: Avanti, ragazzi, date retta ad un povero vecchio: non spendete, investite.
Left Ear: Dimmi tu... In cosa?
John: In oro.
Charlie: Prima pensiamo ad andarcene da qui.
Left Ear: Tu che ti fai, Rob?
Rob: Non lo so, con tutti quei soldi c'è un bel po' da comprare. Sono orientato su donne nude e sedili in pelle.
Left Ear: Cose ovvie, visto?
Rob: Vorrei farmi una Aston-Martin Vanquish, le ragazze si sciolgono sopra i sedili di quel gioiellino.
Lyle: Io mi faccio un NAD T-770 con amplificatore 70 watt e DAC's Burr Brown.
Left Ear: Si...
Lyle: È un impianto stereo, è potente, pompa tanto da spogliarti una donna.
Rob: Ora ti seguo, si.
Left Ear: 35 milioni e non riuscite a pensare a niente di meglio? Io me ne vado in Andalusia, sud della Spagna. Laggiù. Con una grande casa, con una biblioteca piena di edizioni rare, una stanza per le scarpe... E tu Steve?
Steve: Non lo so, non ho ancora deciso.
Left Ear: Non hai ancora deciso? Ma che ti prende? È l'aria di montagna che...
Steve: Mi piacciono le vostre, ne prendo una di tutte.
Left Ear: Be', faccio due di tutte per Steve allora...
- John: Vedi Charlie, ci sono due razze di ladri a questo mondo: quelli che rubano per arrichire la loro vita e quelli che rubano per dare un senso alla loro vita. Una brutta razza. Si perdono di vista le cose che hanno davvero importanza.
Charlie: Non fare così John, sei stato un buon padre.
John: Non sei un buon padre solo perché mandi regali. Ho passato metà della mia vita in prigione, non arrivare alla mia età così a mani vuote, Charlie. Trovati una persona con cui passare il resto della tua vita. E tienitela stretta per sempre.
- Steve: Ho altri piani io.
John: [Ultime parole] Non mi scapperai neppure in capo al mondo, Steve, lo sai, vero?
Steve: Si, lo so benissimo Jonh. [Steve gli spara]
- Charlie: Tuo padre era vecchia scuola, si affidava al suo tocco.
Stella: Lui era lui e io sono io. La tecnologia garantisce velocità e precisione.
Charlie: Si, ma non ci sono garanzie in questo lavoro, Stella.
- Lyle: Ora è diventato il cocco dei media. Sulle copertine di tutte le riviste. Dovevo esserci io sulla copertina di WIRED. E lo sai che racconta? Che, che l'ha chiamato Napster perché, perché era il suo soprannome, per i capelli a nappine sotto il berretto. Ma è, è perché me lo ha snappato, approfittando che dormivo. Nemmeno si è laureato lui.
Rob: Perché non ci metti una pietra sopra? L'hanno chiuso, come dovrebbero fare con te.
- Stella: Andrà tutto bene... Che c'è?
Charlie: Lo sai bene che vuol dire no? Beota, esitante, nevrotico...
Stella: ...nevrotico ed emotivo.
Frasi promozionali
[modifica]- Un piano senza difetti. Un colpo senza sbavature. Una fuga senza ostacoli.[1]
Note
[modifica]- ↑ Dal trailer del film in lingua italiana.
Altri progetti
[modifica]- Wikipedia contiene una voce riguardante The Italian Job
- Commons contiene immagini o altri file su The Italian Job