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Tiziana Panella

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Tiziana Panella (1968 – vivente), giornalista, autrice televisiva e condutttrice televisiva italiana.

Citazioni di Tiziana Panella

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  • Andai a Roma da una mia amica povera in canna. Me la cavavo lavorando per un'agenzia immobiliare. La sera passavo davanti alla Rai e mi dicevo: tempo un anno… Invece in pochi mesi ottenni il mio primo contrattino, per I fatti vostri e poi per Chi l’ha visto?. Mi sembrava di aver fatto abbastanza esperienza per poter migliorare e andai con Michele Santoro al Raggio verde e a Sciuscià. Poi sono passata a La7, chiamata da Gad Lerner. Questa cosa mi costò una litigata pazzesca con Michele, di quelle che ricorderò sempre.[1]
  • Danzavo e mi sono rotta un disco. Mi sono innamorata del neurochirurgo che mi ha operata. L’ho sposato mollando lavoro e tutto. Mio padre lo odiava a morte perché aveva 15 anni più di me. Lo vedeva come un concorrente nel ruolo di padre. Mi diceva: "Smetti di lavorare? Vuoi fare la moglie del dottore?".[1]
  • Ho concentrato tutta la mia energia fisica, e ne avevo tanta, nelle cose da fare. Insegnavo in due scuole di danza, studiavo, lavoravo per la televisione, frequentavo le femministe, le più incazzate. Facevo i turni anche a una specie di telefono rosa. Mi chiedevano soprattutto di problemi sessuali. Ma io non ne sapevo niente ed andavo a braccio. Un giorno arriva una psicologa che ci dice: "Facciamo il cerchio". Ci fa sedere tutte in cerchio e via i pantaloni, via le gonne, via le mutande, facciamo conoscenza con noi stesse, autopalpazione. Mi ricordo che tornai a casa e non ebbi il coraggio di guardare negli occhi mio padre. Oddio questo se ne accorge… la cosa che ho fatto è terribile… se solo lui sapesse chi frequento! Ecco: questa è stata la mia giovinezza.[1]
  • [In riferimento a una sua trasmissione sulle abitudini sessuali degli italiani] Ho scoperto che gli scambisti non sono dei vecchi dalla sessualità stanca, stufi del matrimonio, che cercano un’esperienza diversa. I locali degli scambisti sono frequentati da ragazzini. Poi il mondo del sadomasochismo che non conoscevo per niente, gli schiavi, i padroni, la ricerca del piacere attraverso le violenze estreme... E anche lì, giovani. E poi i travestiti, un’altra dimensione fantastica. Ho trovato anche una bella amicizia, un bellissimo uomo napoletano, una bomboniera d’uomo, che aveva avuto una storia omosessuale a Napoli, durata vent’anni. Quando il suo compagno era morto lui aveva cominciato a travestirsi e di notte diventava Jasmine. Fece metà intervista da uomo e metà da Jasmine.[1]

Note

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  1. a b c d Dall'intervista di Claudio Sabelli Fioretti, Tiziana Panella, Corriere Magazine, 2 febbraio 2006, ripubblicata in sabellifioretti.it.

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