Ultime parole da Suburra

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Voce principale: Ultime parole dai film.

Raccolta delle ultime parole pronunciate dai personaggi della serie televisiva Suburra - La serie e del film Suburra in punto di morte.

Citazioni[modifica]

Citazioni in ordine temporale.

Suburra - La serie[modifica]

  • Ma quando viene sera | tu mi parli d'amore | e guardandomi negli occhi | mi fai sentire davvero una donna un po' porno, | pop porno, | pop porno. (Boris Anacleti)
Nel primo episodio Boris Anacleti sto tornando a casa ascoltando della musica dopo aver riscosso un debito da Aureliano Adami, ma proprio quest'ultimo lo intercetta provocando un incidente. Malconcio e sanguinante, Boris viene finito da un furioso Aureliano che gli sbatte ripetutamente la faccia contro l'asfalto.
  • Pezzo de merda! (Tullio Adami)
Nel quarto episodio il boss Tullio Adami prova a prendere il sopravvento su Gabriele Marchilli, incaricato dal potente Samurai di ucciderlo, ma Lele riesce a ritrovare fortuitamente la pistola che aveva perso nell'inseguimento e con essa crivella di colpi Tullio.
  • Ego te absolvo a peccatis tuis in nomine Patris et Filii et Spiritus Sancti. Amen (Monsignor Yoan Theodosiou)
Nel sesto episodio il monsignor Theodosiu dà un'ultima assoluzione alla complice Sarà Monaschi prima di buttarsi giù da una torre per i sensi di colpa dovuti ai vizi che ha consumato e al timore di essere ricattato.
  • Basta, basta. (Pappone)
Nel settimo episodio Aureliano raggiunge il pappone che aveva picchiato la sua ragazza Isabel e averlo pestato a sua volta lo uccide prima che possa fuggire con un motoscafo.
  • Ma... senti un po'. Quanto lontano dovrei arrivà... secondo te? (Giacomo Finucci)
Nell'ottavo episodio Samurai va a trovare il politico suo alleato Finucci, costretto ai domiciliari, e rivelandogli di aver saputo delle sue connessioni con Sara Monaschi, suggerendogli di lasciare Roma. Finucci intuisce presto le vere intenzioni del criminale e prova ad armarsi con un coltello, ma proprio mentre si distrae Samurai lo attacca alla gola strangolandolo con un filo.
  • Devi sta zitto! (Franco Marchilli)
Nell'ottavo episodio Franco Marchilli riesce a catturare Spadino dopo una retata della polizia, ma prima di poterlo ammanettare Aureliano gli spara alle spalle per salvare l'amico.
  • Non sparare! (Aldo)
Nel nono episodio Aureliano riesce a scampare ad un attentato degli Anacleti spegnendo la luce della sua palestra e prendendo in ostaggio Aldo: questi chiede in Sinti al suo capo Manfredi di non sparare, ma il boss prova ugualmente a colpire Aureliano finendo per uccidere solo il suo scagnozzo.
  • Lo so. Ma era l'unica cosa da fa pe me e pe te. T'ho voluto bene, Li'. Tanto. Me dispiace solo de nun avé capito che dentro sta storia ero da solo. (Ezio Quirino)
Nel nono episodio il contabile Ezio Quirino viene scoperto come il traditore che ha organizzato l'attentato ad Aureliano per ordine di Samurai. Pertanto, dopo un'ultima conversazione con l'amata Livia in cui prova a giustificare le sue azioni, Quirino viene giustiziato dal fido braccio destro Romolo.

Suburra (film)[modifica]

  • Se sto a bleffá, vienime a vede'. (Bacarozzo)
Dopo aver provato invano a ricattare l'ex complice Samurai il malavitoso Bacarozzo viene fatto assassinare dal potente boss, che lo fa investire da un'auto pirata appena terminato il loro incontro.
  • Ciao Seba', ciao. (Padre di Sebastiano)
Salutato un'ultima il figlio Sebastiano, suo padre si suicida gettandosi nel Tevere, non reggendo più la pressione per i debiti con il clan Anacleti.
  • Mo levate dar cazzo che nun me piace che me stai davanti. (Alberto "Spadino" Anacleti)
Minacciato da Aureliano "Numero 8" Adami per ordine dell'onorevole Malgradi, il giovane zingaro Spadino non di lascia spaventare e decide di proseguire col suo ricatto, ma appena fa per andarsene viene pugnalato brutalmente alla gola da Numero 8.
  • Te stai a pija er sole? (Aureliano "Numero 8" Adami)
Uscito dal suo nascondiglio, Aureliano si accorge che lo sgherro che aveva lasciato di guardia è stato assassinato, ma prima di poter fare alcunché viene crivellato di colpi da Samurai per la guerra che ha provocato con gli Anacleti.
  • Sì, a te. (Il Samurai)
Uscito dalla casa dell'anziana madre Samurai viene intercettato da Viola, fidanzata di Aureliano che lo minaccia con una pistola. Per nulla preoccupato, il boss propone alla ragazza un accordo, ma Viola non sente ragioni e lo crivella di colpi sotto la pioggia scrosciante.