Vagabondo
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Citazioni sul vagabondo
- Ammiro i vagabondi. Sono loro forse gli ultimi eroi laici del nostro tempo, antitesi vivente e satirica degli anticonformismi intellettuali, avidi di premi letterari, di lodi, di comodità e di schiavitù. (Vintilă Horia)
- Certo, il vagabondaggio è una cosa necessaria almeno una volta nella vita, ma soprattutto a diciott'anni, quando s'esce dalla scuola. È lì che l'anima disseccata sui libercoli si ravviva; essa sosta per riconoscersi, finisce la vita tolta a prestito per cominciare la propria. [...] Così, un'estate intera trascorsa in quello stato non mi sembra superflua in una educazione accurata. È addirittura probabile che una sola estate non basterebbe a formare un grand'uomo: Socrate vagabondò per anni; Rousseau fino a quarant'anni; La Fontaine, tutta la vita. E tuttavia non ho trovato questo precetto in alcuna opera educativa. (Rodolphe Töpffer)
- Forse il più grande fascino della vita del vagabondo è l'assenza di monotonia. (Jack London)
- Il dio del vagabondaggio mi tolse la pace facendomi impazzire, e l'invito della divinità protettrice dei viandanti mi distrasse da ogni altra cosa. (Matsuo Bashō)
- Il vagabondo, ripetiamolo, è l'alter ego del turista. (Zygmunt Bauman)
- In linea generale, io le ho provate tutte, | le felici strade che ti portano per il mondo. | In linea generale, le ho trovate buone per quelli, s'intende, | che usar non possono un letto un po' troppo a lungo, | ma devono sgombrar di lì come ho fatto io, | e andarsene in giro ad osservare finché crepano. || Che cosa importa dove o come si crepa, | finché salute ci regge a guardar le tante cose – | i vari modi in cui si fanno le varie cose, | nonché uomini e donne che si amano, a questo mondo – | cogliendo le occasioni quando si presentano, | e quando non son buone, fingendo che lo sono? (Rudyard Kipling)
- Io divenni vagabondo... ebbene per la vitalità che era in me, per la passione di girovagare che ho nel sangue e che non mi lasciava tranquillo. [...] Mi diedi alla strada perché non potevo starne lontano, perché non avevo in tasca denaro sufficiente per pagarmi il viaggio in ferrovia e perché ero fatto in modo tale che non avrei potuto lavorare per tutta la vita a uno stesso lavoro; perché... ebbene, perché era più facile agire così che altrimenti. (Jack London)
- Non c'era un'anima ad ascoltarlo perché nessuno ascolta un vagabondo tutti i vagabondi si parlano addosso cazzeggiando a vanvera e non si riesce a capire un tubo – parlano tutti insieme e fanno un sacco di confusione. (Jack Kerouac)
- So bene che la febbre del vagabondaggio mi riprenderà, che me ne andrò; sì, so bene che sono ancora molto lontana dalla saggezza dei fachiri e degli anacoreti musulmani.
Ma quello che parla in me, quello che mi rende inquieta, non è la voce più saggia della coscienza, è quello spirito irrequieto per il quale la terra è troppo stretta e che non ha saputo trovare in sé il suo universo. (Isabelle Eberhardt) - Vagabondaggio e solitudine, sappiate, son l'uno la fonte della gioia, l'altra la sorgente della vita. (Ubayde Zākāni)