Valfloriana
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Citazioni su Valfloriana.
- L'abbandono di Ischiazza[1], simbolicamente figurato nella insolita processione che nel livido novembre del 1966 si snodò tra i campi e i boschi di Valfloriana impregnati di pioggia trasportando nella parrocchia di Casatta gli arredi sacri della ottocentesca chiesetta dell'Esaltazione della Croce – il grande crocefisso dell'altare, i candelieri, le statue, i quadri della Via Crucis, i paramenti, i vasi e perfino le campane – è l'ultimo episodio del grande romanzo storico dedicato alla morte dei villaggi montani. (Aldo Gorfer)
- Nel 1966 "Gente" pubblica, col titolo Requiem per un paese, un documento di Faganello sull'alluvione a Ischiazza in Val di Cembra. Le foto che vediamo parlano chiaro e la storia è semplice. Comincia dal prelievo delle reliquie dalla chiesa, il Crocifisso, la lunga processione, e continua con il ritiro delle masserizie, la strada degli uomini carichi come animali, fino alla consegna delle chiavi delle nuove case, al discorso davanti alla foto delle case distrutte. Infine, giunge il momento del ritorno, la veduta dall'alto del paese distrutto, del paese ridotto a rovina che in qualche modo torna a essere come una pietra, come la terra, "natura". Siamo negli anni Sessanta eppure lo stile di Faganello è chiaro, modella il racconto con l'efficacia della fotografia del decennio precedente, modella l'immagine prendendo a spunto la cultura della foto realistica e di quella di cronaca, tenendo cioè presenti due culture fotografiche, quella del documento civile venuta fuori da noi con "Il Mondo" e con "Il Politecnico" e derivata da Dorothea Lange e dalla FSA, prima che da altre fonti, e quella della "foto di cronaca" che vede come antesignani, da noi, la parigina Magnum e le sezioni, dette di documentazione, dei concorsi fotografici degli anni Cinquanta. (Arturo Carlo Quintavalle)
Note
[modifica]- ↑ Nel novembre del 1966 Ischiazza e Maso, frazioni di Valfloriana, comune della Val di Cembra in Trentino, rimasero gravemente danneggiate dall'alluvione, quindi sgomberate. Successivamente, gli sfollati furono trasferiti nella nuova frazione di Villaggio. Ischiazza e Maso a tutt'oggi continuano a essere disabitate. Cfr. la sezione "Storia" della voce Valfloriana su Wikipedia.
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