Velvet Goldmine
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Velvet Goldmine
Titolo originale |
Velvet Goldmine |
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Lingua originale | inglese |
Paese | Regno Unito, Stati Uniti d'America |
Anno | 1998 |
Genere | commedia, musicale |
Regia | Todd Haynes |
Soggetto | Todd Haynes, James Lyons |
Sceneggiatura | Todd Haynes, James Lyons |
Produttore | Christine Vachon, Michael Stipe, Bob Weinstein, Harvey Weinstein |
Interpreti e personaggi | |
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Doppiatori italiani | |
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Velvet Goldmine, film del 1998 con Ewan McGregor e Christian Bale, regia di Todd Haynes.
Frasi
[modifica]- Le storie sono quel che resta degli imperi, come le antiche rovine. Tutto ciò che si è dimenticato rimane, negli oscuri sogni del passato, e minaccia costantemente di riemergere... (voce narrante)
- L'infanzia, dicono sempre gli adulti, è il periodo più felice della vita. Ma per quanto poteva ricordare, Jack Fairy era di tutt'altra opinione... Finché, un misterioso giorno, Jack scoprì che da qualche parte esistevano persone esattamente come lui... prescelti, come portatori di un grande dono... e un giorno, questo grande schifo di mondo sarebbe stato ai loro piedi. (voce narrante)
- Spegnete subito le torce. Nascondete la luna, nascondete le stelle. (bambino)
- C'era una volta una terra sconosciuta, colma di fiori strani e di profumi delicati... Una terra, che a sognarla, dà gioia immensa... una terra dove tutte le cose sono perfette... e velenose. (voce narrante)
- La musica rock è sempre stata una reazione contro il conformismo diffuso e l'omosessualità esiste da sempre... però in questo momento avere un'immagine gay è molto in, come qualche tempo fa era di moda portare un cappotto grigio lungo con un disco dei Led Zeppelin sotto il braccio. (Curt Wilde)
- Sapevo che avrei fatto scalpore, balbettò il razzo... e poi scomparve. (Brian Slade)
- Per le scale, l'altra sera, ho visto un uomo che non c'era. Ma non c'era neanche oggi, che scompaia dai miei alloggi. (bambino in metropolitana)
- Dieci anni... Dieci anni e il mondo è cambiato così radicalmente che la vita che facevo in Inghilterra sembra la vita di qualcun altro... la storia di qualcun altro... di chiunque, tranne che la mia. (Arthur Stuart)
- Esprimi un desiderio... E vedrai te stesso, sul palcoscenico, messo a nudo... Con le ghirlande intrecciate nei capelli, vedrai, in una piacevole sorpresa, il tuo mondo dissolversi in polvere di diamante... Io distruggerò la tua mente... (Curt Wilde)
- Ho bisogno di tutto, io... vedi, l'eroina era la mia amante fissa, adesso sono sotto metadone, mi sto riprendendo... e tu vieni qui a dirmi che vuoi essermi utile... Io dico... fantastico. Diventa tu il mio amante fisso. (Curt Wilde)
- La verità è che tu hai talento, mi sembra ovvio. Ma non ha molta importanza cosa fa un uomo della sua vita... La cosa importante è la leggenda che si crea attorno a lui. Oggi sei un cantante di talento, va benissimo... Potrei fare di te una star. (Jerry Devine)
- Il mondo è cambiato perché tu sei fatto d'avorio e d'oro. La linea delle tue labbra riscrive la storia. (Curt Wild)
- È strano quanto appaiano belle le persone mentre vanno via. (Mandy Slade)
- Solo ora, riguardando indietro, vedo come hai tappezzato i miei muri e come sei entrato nella mia vita, a ondate... (Arthur Stuart)
- Avvicinati... non aver paura. Come ti chiami? Qual è il tuo colore preferito? La canzone? Il film? (Curt Wilde)
- Lui mi stava aspettando... avevo seguito i suoi segnali scivolati via... ora, all'improvviso. (Arthur Stuart)
- Esprimi un desiderio. (Curt Wilde)
- La vita di un uomo è la sua immagine. (Curt Wilde)
- Lui la chiamava libertà. Una libertà che ti puoi concedere... oppure no. (Arthur Stuart)
Dialoghi
[modifica]- Direttore del giornale: Vorrei che tu scoprissi che cosa è successo, dove si trova oggi, che fine ha fatto Brian Slade... capito?
Arthur Stuart: Sì... naturalmente avete pensato a me perché sono l'inglese su piazza, vero?
Direttore del giornale: No. No, no, no. Io voglio te... perché te lo ricordi bene.
Arthur Stuart [voce narrante] : Perché me lo ricordo bene. All'improvviso venivo pagato per ricordare tutto ciò che i soldi, il futuro e una vita seria mi avevano portato a dimenticare... e per cosa? Per uno stupido scherzo di dieci anni prima. Improvvisamente ero portato a capire. E c'era chiaramente qualcosa... qualcosa del mio passato... che mi impauriva. Ma ancora non avevo capito... che eri tu.
- Barbie Curt: La mia carriera era arrivata alla fine e tu mi tirato fuori dai pasticci. Mi hai rimesso in piedi, mi hai rimesso...
Barbie Brian: Ma figurati, amico mio. Io volevo aiutarti a farci ascoltare ancora quel tuo sound straordinario! Io adoro la tua musica, tesoro, e amo...
Barbie Curt: Non c'è bisogno di dirlo...
- Curt Wilde: Senti, un vero artista crea opere meravigliose, ma dentro non ci mette niente della sua vita, hai capito?
Arthur Stuart: È questo che avete fatto?
Curt Wilde: No. Eravamo partiti per cambiare il mondo... e abbiamo cambiato solo noi stessi.
Arthur Stuart: Perché, Curt, cosa c'è di male?
Curt Wilde: Niente... a patto di non guardare il mondo.
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