Violetta Bellocchio

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Violetta Bellocchio (1977 – vivente), scrittrice, traduttrice e docente italiana.

Citazioni di Violetta Bellocchio[modifica]

  • Credo che un artista debba essere pronto a passare molto tempo con se stesso/a, e a mettersi in gioco molto profondamente nel momento in cui il suo lavoro diventa qualcosa di pubblico, che può essere giudicato; ma senza un bell'arco di tempo passato a cercare la propria voce, provando e riprovando, non c'è alcun lavoro da mostrare. [...] Molti artisti cambiano idea, a un certo punto – non reggono lo squilibrio tra la dimensione pubblica del lavoro e l'obbligo di tornare "privati" per un po' di tempo – oppure restano schiacciati da questo gioco costante tra lo sguardo degli altri e la soddisfazione (reale o percepita) che trovano nella pratica della loro arte.[1]
  • Ero alcolista prima di iniziare a bere. Ho smesso quando ho afferrato che avrei avuto davanti almeno altri vent'anni così: sempre più ubriaca, grassa, gonfia. E continuare a perdermi le possibilità della vita. [Perché ha iniziato?] Ho avuto due bravi genitori, non mi sono mancati gli abbracci. Non ho subito nessun trauma. Però inseguivo il fantasma della donna artista e autodistruttiva, ma brillante, bella e cool. Poi mi sono resa conto di non essere Courtney Love.[2]
  • Il mio percorso è stato tutt'altro che lineare – ho praticato ogni genere di mestiere che avesse a che fare con la scrittura; ci ho campato, ma mi sono data una chance come autrice "pura" molto tardi rispetto a certi miei coetanei, e credo di non essermi ancora liberata dalla paura di arrivare sempre fuori tempo massimo, oltre che da un'eccessiva tendenza a dipendere dal giudizio degli altri. Una cosa che sono riuscita a fare è stata non ripetermi mai. Forse la mia fedeltà a me stessa sta in questo: mi sono professionalizzata molto presto, ma ho capito che era vitale non fermarsi, imparare sempre nuove cose, reinventare la scrittura a ogni giro.[1]

Note[modifica]

  1. a b Dall'intervista di Eleonora Giudici, Intervista a Violetta Bellocchio, mangialibri.com.
  2. Dall'intervista di Laura Pezzino, Confesso che ho bevuto, vanityfair.it, 15 maggio 2015.

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