Vito Antuofermo

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Vito Antuofermo

Vito Antuofermo (1953 – vivente), pugile e attore italiano.

Citazioni di Vito Antuofermo[modifica]

  • Il mio mito era Benvenuti. Quando ho iniziato a tirare di boxe volevo essere come Nino, anche se mio padre mi diceva sempre non illuderti. Come lui o Cassius Clay ne nasce uno ogni 100 anni!. Il punto di contatto con Nino arrivò indiretto. Quando battei Griffith nel '74. Emile era da poco uscito sconfitto contro Carlos Monzon, ai punti in 15 rounds.[1]
  • In una di quelle serate si finì col litigare per le ragazze. Ci andammo a sfidare in una zona appartata, una cosa da bulletti di piccola banda. Arrivò la polizia, caricò in auto due di noi e ci portò in gattabuia. Poi uno di loro mi prese da parte e mi disse Are you a fighter? Ok, come!. Di fianco alla caserma c'era la PAL (Police Athletic Legal) la loro palestra. Dentro si prendevano a pugni. Mi facevano paura ma raffreddai il sangue. Il poliziotto disse al trainer (il famoso Joe La Quale) vedi che puoi combinare con questo. Mi chiese cosa sapessi fare, ed io risposi tutto. Mi scaraventò di fronte ad uno che aveva al suo attivo 10 incontri. In tre riprese me ne diede di santa ragione e mi stese. Il giorno dopo avevo il viso pesto, ma tornai. Il coach quando mi vide non credeva ai suoi occhi, e fu allora che capì che avevo la stoffa. Era il 1969.[1]
  • Mio padre mi ha sempre insegnato che il lavoro è la prima cosa. Non mi sono perso d'animo. Con mio fratello mi misi a distribuire Coca Cola. A me la fatica non mi ha mai spaventato. Il fisico, certo, aiuta.[1]
  • [Alla richiesta di un parere sulla boxe moderna] Povera di valori. Una volta ogni categoria vantava un solo campione, oggi c'è la fila.[1]

Note[modifica]

  1. a b c d Da un'intervista di Anita Madaluni e Luigi Panella Era un bullo, sfidò Hagler - Antuofermo: "Ora penso al cinema", La Repubblica.it, 11 aprile 2011.

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