Vittoria Aganoor
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Vittoria Aganoor Pompilj (1855 – 1910), poetessa italiana.
Citazioni Di Vittoria Aganoor[modifica]
- È mezzogiorno, | balena il mare; | sui colli e al piano | un uniforme | tedio. Alla vampa | canicolare | Napoli dorme || È mezzanotte, | sovra il sereno | golfo, alle rive | tra pianta e pianta | l'argento piove. | La luna è in pieno; | Napoli canta. (Napoli-Posillipo[1])
Incipit di Leggenda eterna; Intermezzo; Risveglio[modifica]
Sotto la luna i mille cavalieri,
come a squillo che chiami alla raccolta,
vanno, volano, ansanti, a briglia sciolta,
curvi sul crine dei cavalli neri.
Ciechi, folli, non vedono, sui vaghi
poggi, il grappolo offrirsi dalle viti,
né i casolari lampeggiar gl'inviti
di pace, in riva agli assopiti laghi.
No, no, no! Solo, luminoso, alato,
bello d'una terribile bellezza,
con voce di comando e di carezza
chiama il sogno da tanti anni sognato.
Citazioni su Vittoria Aganoor[modifica]
- Con non minore effusione di sentimenti poetici [di Elizabeth Barrett] seppe esprimere l'intensità dell'amore coniugale una eccellente nostra poetessa: Vittoria Aganoor Pompilj, i cui versi intitolati: «Al marito» sono quanto di meglio abbia prodotto su tale argomento la dolce poesia, quella che proviene dal cuore. Si può anzi dire che i detti versi dell'Aganoor siano una mirabile sintesi della missione che viene adempiuta su questa terra dalle mogli ideali. (Carlo Mascaretti)
Note[modifica]
Bibliografia[modifica]
- Vittoria Aganoor, Leggenda eterna; Intermezzo; Risveglio, Casa Edit. Nazionale Roux e Viarengo, 1903.
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