Vittoria Alliata di Villafranca

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Vittoria Alliata di Villafranca e Valguarnera (1950 – vivente), scrittrice, traduttrice e giornalista italiana.

Citazioni di Vittoria Alliata[modifica]

  • [La Sicilia] è un tale concentrato di miti, gesta eroiche, di storie vere che rasentano l'indicibile, popoli che si incontrano e si combattono – fenici greci arabi normanni svevi catalani albanesi – e poi si adattano a vivere insieme, ognuno conservando una parte della propria identità e creandone una comune. I miei antenati erano immigrati, da Bisanzio erano passati a Creta, poi a Pisa e infine in Sicilia. Sono queste le radici dell'identità italiana, anzi di quella europea, mica possiamo lasciarle agli olandesi! [...] è un'eredità che appartiene a tutta la popolazione, si ritrova nel mio giardiniere che parla il galloitalico o nell'operaio che parla arberesh o nei villaggi in cui si balla ancora una quadriglia comandata in francese. Non c'è mai stata una separazione tra classe feudale e popolo. Non c'è mai stato un proletariato, come si illudeva Elio Vittorini quando rifiutava di pubblicare Il Gattopardo perché pensava che nel dopoguerra ci fosse spazio solo per storie di "piccoli siciliani disperati".[1]

Incipit di Harem[modifica]

«Gli arabi? Un popolo selvaggio che abita terre incolte, rutta dopo i pasti, produce solo bambini e vagheggia un paradiso pieno di puttane.»[2]

Note[modifica]

  1. Dall'intervista di Michele Gravino, Vittoria Alliata: per il mito rivolgetevi a noi Gattopardi, repubblica.it, 14 maggio 2021.
  2. Citato in Giacomo Papi, Federica Presutto, Riccardo Renzi e Antonio Stella, Incipit: 2001 modi per iniziare un romanzo, introduzione di Umberto Eco, Skira, Milano, 2018. ISBN 978-88-572-3893-7

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