Vittorio Franchini
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Vittorio Franchini (1927 – 2014), scrittore, giornalista e critico musicale italiano.
Ascolta, questa è musica del diavolo, Corriere della sera, 3 agosto 1993
- La musica del diavolo, quella dissacrante e disperata di Robert Johnson cantante di blues, figlio del Mississippi, e quella della spensieratezza, dell'eleganza di George Gershwin, figlio invece della borghesia della New York dei primi decenni del secolo.
- [Robert Johnson] Sconosciuto ai più, sempre in fuga da se stesso prima ancora che dagli altri sempre senza un soldo, senza una casa ed ora venerato dagli appassionati, studiato dagli esperti che lo giudicano fra i padri del blues, quella musica insinuante ed asprigna che pervade tutto il novecento statunitense.
- [George Gershwin] Famoso in tutto il mondo per le sue canzoni, per la sua simpatia, per la sua ricchezza, per i suoi tentativi di dare ai connazionali una loro musica classica, per il suo modo, infine, di interpretare il grande utopistico sogno americano.
- Robert era un accanito ascoltatore di blues. Cantava male e suonava peggio una chitarra che si era costruito da solo. Ma un giorno, era lui stesso a raccontarlo, si era recato a mezzanotte al centro di un crocevia e lì si era messo a suonare in attesa di un possibile evento. Ed era arrivato un uomo tutto nero che gli aveva preso la chitarra, l'aveva accordata, aveva suonato un motivo sconosciuto e poi gli aveva restituito lo strumento. Non si erano scambiati una parola, il ragazzo e quel diavolaccio nero. [...] Tutto ciò racconta Peter Guralnich che alla ricerca del "re del blues" ha dedicato quasi una vita.
- Gershwin, l'uomo che non sapeva orchestrare, per esempio, e che dovette affidare a Ferde Groffe, la sua "Raphsody in Blue", l'uomo che pretendeva di spiegare la sua musica e la sua filosofia scrivendo lui stesso articoli per i giornali.
- Chet Baker, genio e sregolatezza, entrato anche lui nel mito per quella sua morte misteriosa. [...] Sempre alle prese con la schiavitù della droga, sempre alle prese con la legge, col carcere, con gli spacciatori che gli hanno anche spaccato la bocca. Eppure ugualmente candido, poeticamente sbalordito da tutto ciò che gli accadeva intorno.
- [Chet Baker] Anche lui, forse, aveva fatto un patto col diavolo in qualche crocicchio della assolata California ed un bel giorno il diavolo è tornato a riprenderselo. Non importa che fosse l'alba di una fredda primavera ad Amsterdam.