Wikiquote:Rassegna stampa
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Collegamenti a Wikiquote
[modifica]Riferimenti in ordine cronologico
[modifica]12 agosto 2016
[modifica]- Radio3: Elisabetta Tola, Si può fare, No foto? No wiki!. "Wikiquote particolarmente amato da noi", intorno al minuto 23.
3 luglio 2016
[modifica]- Gabriele Gargantini, Esino Lario ha fatto “Modifica”, ilPost.it.
20 giugno 2008
[modifica]- Wikiquote è citata in Michele Anselmi, Il regista di Moretti fa un film per Canale 5, il Giornale, 20 giugno 2008.
25 marzo 2008
[modifica]- Radio Popolare, Jalla! Jalla! (15.00-15.15 circa), intervista a Senpai sull'assemblea di WMI e Wikipedia; i conduttori citano Wikiquote come punto di riferimento per le citazioni da film.
12 marzo 2008
[modifica]- Licia Troisi ci cita nel suo blog:
- Concludo con una segnalazione che ha dell’incredibile. Ogni tanto vado a guardare la mia voce su Wikipedia; a parte che si sta estendendo tipo erba infestante, ho scoperto una cosa allucinante: sto su Wikiquote. Forse voi non lo sapete, ma io vado su Wikiquote per cercare un po’ di tutto; quella frase di libro che mi piace tanto, quella citazione che non ricordo di chi è…Essere presente da quelle parti mi fa uno strano effetto. Lasciamo perdere che delle citazioni indicate mi piace solo la prima, le altre decisamente poco. È avere una voce dedicata che mi fa piacere. Un ulteriore segno della decadenza dei tempi…
26 marzo 2007
[modifica]- Link alle citazioni di Enzo Biagi dalla Biblioteca Comunale "Renato Fucini" di Empoli.
21 dicembre 2006
[modifica]- Wikiquote è recensito su Computer Idea, a cura di Lorenzo Cavalca:
- "[Wikiquote] È una raccolta di aforismi, massime e citazioni di celebri scrittori (Oscar Wilde, Alessandro Manzoni, Umberto Eco per ricordarne solo alcuni), musicisti (per esempio Fabrizio De André, Louis Armstrong, Bob Marley), uomini politici, registi (Chaplin, Risi, Hitchcock) e artisti vari. Le opzioni offerte per consultare questa curiosa banca dati sono molteplici. È possibile infatti ricercare le citazioni per autore (dall’area “Persone”), a seconda dell’opera (dalle sezioni Opere Letterarie o Film, Programmi e Serie Televisive), per argomento o professione dell’autore. Infine merita una segnalazione lo spazio Proverbi in cui sono raccolte perle di saggezza italiane (suddivise anche in base alla provenienza regionale) e straniere."
6 novembre 2006
[modifica]- Wikiquote è segnalato su Apogeonline nell'articolo Il commercialista dietro allo schermo di Dario Banfi.
Marzo 2006
[modifica]- Wikiquote è inserito nel Virtual reference desk per le biblioteche pubbliche della Regione Toscana.
10 febbraio 2006
[modifica]- Wikiquote è segnalato nella rubrica "Bookmarks: i siti da non perdere" de Il Venerdì di Repubblica (pag. 114):
- "Oltre duemila pagine di aforismi, incipit e proverbi. Wikiquote è una delle tante declinazioni dell'enciclopedia open source compilata dagli utenti ma offre, al posto delle voci di Wikipedia, un archivio ricco di citazioni. Il sito mette a disposizione anche battute tratte da film e testi di canzoni, dagli Afterhours ai Verdena, passando per Madonna in italiano."
19 gennaio 2006
[modifica]- Wikiquote è segnalato come uno dei siti da visitare di Punto-informatico.it, nella categoria Arte e Cultura.
24 novembre 2005
[modifica]- Wikiquote è segnalato un in articolo su L'espressonline dedicato a Leo Longanesi.
29 giugno 2005
[modifica]- Wikiquote è inserito nella categoria "Aforismi e detti" della directory di Freeonline.org.
Riferimenti vari
[modifica]- Due voci di Wikiquote, Italo Calvino e Gesualdo Bufalino, sono segnalate su LiberiLibri.
- La voce Leo Longanesi è segnalata su Internet Culturale.
- La voce Pavel Aleksandrovič Florenskij è segnalata su Dmoz.
- Nel 2007 le citazioni di Wikiquote in italiano sono state coinvolte in un esperimento scientifico dell'Universidad Politécnica de Valencia, Spagna (Some Experiments in Humour Recognition Using the Italian Wikiquote Collection); lo scopo era verificare se sia possibile identificare automaticamente le frasi comiche.
- Wikiquote è citato nel romanzo Scusa ma ti voglio sposare di Federico Moccia, Rizzoli, 2009: «Ma che sei, un Wikiquote vivente? Spari citazioni a raffica» (p. 59). La citazione è ripresa in Ranieri Polese, Moccia, l'amore formato cinema, Corriere della Sera, 14 luglio 2009, p. 33.
Altri progetti
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