27 (giorno del mese)
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Citazioni sul ventisettesimo giorno del mese.
- Conta di più la vita o l'opera? L'opera, se la vita ne è la superflua coerenza. Se la vita non è coerente con l'opera che produce, il dibattito resta aperto, ma non per me: non conta né l'una né l'altra, entrambe contano solo per l'occasione sprecata di farne tutt'uno. Quindi, via, giù nell'imbuto dell'oblio delle cose che ne nascondono troppe altre per non appartenere più alla fogna dell'arrivare con meno problemi al ventisette del proprio mese che al ruscello di acqua davvero sorgiva e ristoratrice in tutte le sue preziose molecole per l'umanità assetata. (Aldo Busi)
- – Io voglio una cosa sola: stare tranquilla.
– E ben per questo, no? La tranquillità è l'uomo. Piova o nevichi, il ventisette arriva tutti i mesi. Be', certo ci vuole anche l'amore. Ma l'amore, presto o tardi, se non c'è viene, e se c'è se ne va. (La parmigiana) - Sa perché noi italiani abbiamo spesso tollerato la burocrazia e i suoi misfatti? [...] Perché la burocrazia era la mamma, il ventre molle e accogliente nel quale sparire e riemergere il 27 di ogni mese. Tra coloro che ce l'avevano fatta c'era la granitica convinzione che ogni cosa che accadesse fuori non li riguardava. (Gigi Proietti)
- Tu la cercherai, tu la invocherai più d'una notte, | ti alzerai disfatto, rimandando tutto al ventisette | quando incasserai, delapiderai mezza pensione, | diecimila lire per sentirti dire "micio bello" e "bamboccione". (Fabrizio De André)