Andrea Camilleri e Saverio Lodato
Di testa nostra
[modifica]Ci abbiamo preso gusto. Ci diverte, nei limiti del possibile, dire la nostra; di testa nostra. Qualcosa di simile allo yoga, con posizioni a volte scomode, a volte ardite, ma utili a migliorare la respirazione, l'afflusso di sangue al cervello, in un'Italia asfittica, incattivita, di un rigore spaventosamente cadaverico. Sono tempi durissimi per le idee. Sono i tempi di un'arroganza esasperata del potere. Sono i tempi delle maschere che non si vergognano di ghignare alla luce del sole. Sono tempi in cui negare l'evidenza, capovolgere la verità, nascondere le responsabilità, beatificare i colpevoli, sono diventati altrettanti espedienti per esercitare il comando su una popolazione smarrita, piegata, svuotata.
Un inverno italiano
[modifica]Un'Italia ormai prossima al collasso. Un'Italia insensata, dissennata. Che gli osservatori stranieri capiscono sempre meno. Che le istituzioni internazionali guardano con un misto di sospetto, diffidenza, sconcerto. Un'Italia che non perde occasione di bistrattare i suoi stessi premi Nobel. Un'Italia dove il troglodita di turno può permettersi di dileggiare il capo dello Stato. Un'Italia dove il potere abita in una casa privata. Un'Italia in cui i politici al governo hanno dato vita a un'immensa corte di famuli e manutengoli. Un'Italia con uno dei più colossali conflitti di interesse del pianeta. Un'Italia dove il premier invita i terremotati a «scendere in albergo». Un'Italia dove il premier è conosciuto con il vezzeggiativo di «papi». Un'Italia dive il ministro dell'Interno spiega di volere essere «cattivo» con gli extracomunitari. Un'Italia in cui elzeviristi di regime fanno le pulci alla Storia ma chiudono occhi, orecchie e bocca di fronte al presente.
Bibliografia
[modifica]- Andrea Camilleri, Saverio Lodato, Di testa nostra, Chiarelettere, 2010. ISBN 9788861901193
- Andrea Camilleri, Saverio Lodato, Un inverno italiano, Chiarelettere, 2009. ISBN 9788861900882