Angelo Ogbonna

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Angelo Ogbonna nel 2012.

Angelo Obinze Ogbonna (1988 – vivente), calciatore italiano.

  • Alla Juve ho trovato una mentalità che si vede in pochi altri club, dietro ai successi c'è una cura maniacale del particolare. Niente è lasciato al caso. Una società incredibile.[1]
  • Conte è un fenomeno. È l'allenatore dell'intensità. Lui guida uomini, non primedonne. Ti tiene sulla corda senza sosta perché ritiene che sia la strategia migliore per ottenere sempre il massimo.[2]
  • Ne ho giocati tanti con il Toro, anche giovanili. Sulla sponda granata il derby è molto più sentito, nella tifoseria e nella squadra. Probabilmente perché per la gente è la partita chiave della stagione, per la Juve invece è una delle tante gare importanti. A Torino ho conservato tanti amici, la maggior parte è granata e nel derby soffre da matti.[1]
  • Ogni volta che vado in Africa, c'è sempre qualcosa che mi tocca il cuore. Tutti piangono la sua povertà e facciamo finta di ignorare che sono i Paesi ricchi a impedire a questo continente di svilupparsi. L'Africa è uno sporco business.[3]
  • Torino è una città molto signorile. È la mia seconda casa, ci ho vissuto 13 anni e ci torno appena posso. È riservata e rispettosa, l'ideale per il mio carattere.[1]
  • Ventura è il maestro con la maiuscola. Vede il calcio con occhi particolari.[2]

Note[modifica]

  1. a b c Da un'intervista rilasciata a La Gazzetta dello Sport; citato in Ogbonna racconta il derby: "Al Torino è più sentito ma alla Juve sono maniacali", Goal.com, 11 dicembre 2016.
  2. a b Durante un evento organizzato dall'associazione Italian Society al King's College di Londra; citato in Ogbonna in cattedra: "Inglesi poco socievoli, difficile stabilire contatti umani", Goal.com, 27 gennaio 2016.
  3. Citato in Il blob: Messi sognava l'Inter, Higuain rosicone, Verratti ha dubbi sull'italiano, Gazzetta.it, 25 dicembre 2015.

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