Antoine Joseph Santerre

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Antoine Joseph Santerre

Antoine Joseph Santerre (1752 – 1809), generale e rivoluzionario francese.

Citazioni su Antoine Joseph Santerre[modifica]

  • Fu nella bottega di Santerre che venne preparato l'assalto alla Bastiglia e fu Santerre stesso che lo diresse. Più tardi fu anche lui che ebbe cura di trasformare l'avvenimento dall'impresa di esaltazione eroica (e basata su un generale equivoco) in una speculazione sui materiali demoliti. Come accade ai grandi meneurs[1] di folle, egli era nello stesso tempo un esaltato, un calcolatore e uno speculatore. Più tardi in tutti i movimenti più torbidi di Parigi, [...], si trova sempre Santerre. (Francesco Saverio Nitti)
  • Nei sobborghi [di Parigi] miravansi molti capi di battaglione che si erano resi temibili. Il primo di loro era un fattore di birra chiamato Santerre. La sua statura, la voce, ed una certa facilità di linguaggio, il facevano piacere al popolo, ed aveva acquistato una specie di dominio nel sobborgo Sant'Antonio, di cui comandava il battaglione. (Adolphe Thiers)
  • Quando Luigi XVI fu trascinato alla ghigliottina e serbò contegno ammirevole, Santerre comandava la guardia nazionale. Con spaventevole cinismo, dando prova di brutalità, volle impedire al disgraziato sovrano che voleva parlare al popolo prima di morire, di pronunziare una sola parola. Le guardie impedivano al re di essere veduto dal pubblico, mentre il continuo e fragoroso rullo dei tamburi impediva di udire qualsiasi parola. Nella sua grossolana vanità Santerre volle farsi nominare più tardi generale in Vandea e diede miserabile prova di sé e delle sue attitudini.(Francesco Saverio Nitti)

Note[modifica]

  1. Capi, agitatori o sobillatori.

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