Arno Holz
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Arno Holz (1863 – 1929), scrittore e drammaturgo tedesco.
- Nel Thiergarten su una panchina, io siedo fumando; | e mi rallegro del bel sole mattutino. | Davanti a me, scintillante, il canale: | rispecchiante il cielo, lieve cullante le due rive.
- Im Thiergarten, auf einer Bank, sitz ich und rauche; | und freue mich über die schöne Vormittagssonne. | Vor mir, glitzernd, der Kanal: | den Himmel spiegelnd, beide Ufer leise scaukelnd.[1]
- Sul ponte, a passo lento, cavalca un sottotenente. | Sotto di lui, | fra le cupe chiome galleggianti degli ippocastani, | ruotata nell'acqua a mo' di cavatappi, | – il colletto rosso ceralacca – | la sua immagine riflessa. | Un cucù | grida.
- Unter ihm, | zwischen den dunkelen, schwimmenden Kastanienkronen, | pfropfenzieherarting ins Wasser gedreht, | – den Kragen siegellackrot – sein Spiegelbild. | Ein Kukuk | ruft.[1]
- No, solo in mezzo al brulichio della folla, | In vista delle grandi città, | Al suono dei fili del telegrafo, | Si effonde in parole il mio sentimento.[2]
Note
[modifica]- ↑ a b Traduzione di Paolo Chiarini; citato in Franco Buono, Stemma di Berlino: poesia tedesca della metropoli, Edizioni Dedalo, 2000.
- ↑ Da Das Buchder Zeit, Il libro del tempo, in Das Werk, Vol. I, p. 7, Berlin 1925; citato in François Orsini, Drammaturgia europea dell'avanguardia storica: Pirandello, Rosso di San Secondo, Strindberg, Wedekind, p. 33, Luigi Pellegrini Editore, Cosenza 2005.