Auguri professore

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Auguri professore

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Titolo originale

Auguri professore

Lingua originale italiano
Paese Italia
Anno 1997
Genere commedia
Regia Riccardo Milani
Soggetto Domenico Starnone
Sceneggiatura Sandro Petraglia, Stefano Rulli, Domenico Starnone e Riccardo Milani
Produttore Vittorio Cecchi GoriRita Rusić
Interpreti e personaggi

Auguri professore, film italiano del 1997 con Silvio Orlando e Claudia Pandolfi, regia di Riccardo Milani.

Incipit[modifica]

Tutto è cominciato più o meno due mesi fa. Ero in classe, stavo bene, e stavo cercando come sempre di fare il minor danno possibile ai miei alunni. Avevo appena avuto la solita buona idea di inizio anno; ma poi spesso, con l'avanzare dell'anno scolastico, l'idea si rivela un fallimento. (Lipari)

Frasi[modifica]

Citazioni in ordine temporale.

  • La scrittura non è un gioco, la scrittura è responsabilità. (Lipari)
  • [...] milioni di lavoratori sono stati espulsi dalla produzione per colpa del computer. Io li odio i computer. Il mio motto è: «opponiamo al silicio il silenzio». (Storioni)
  • Ricordo ancora quello sguardo miope che all'improvviso si accese d'interesse. E fu allora, per la prima volta, che scoprii che mi piaceva insegnare, e a un tratto mi resi conto che trasmettere abilità rende abili, che trasmettere intelligenza rende intelligenti, che trasmettere speranza aumenta la speranza. Cominciai a insegnare per questo, per togliere l'opaco dagli occhi dei miei alunni. (Lipari)

Dialoghi[modifica]

  • Lipari (bambino): Professoressa...
    Professoressa Sollazzo: Eh!
    Lipari: Lei che dice, una donna mi amerà mai a me?
    Professoressa Sollazzo: Nihil metus, Vicenzì; niente paura. 'E femmene si mettono pure coi ciucci.

Citazioni su Auguri professore[modifica]

  • A parte qualche incongruenza in cronologia, tutto è molto credibile. In particolare i flashback sulla scuola di un tempo, basata su un concetto perfettamente punitivo dell'esistenza, ne esce con una precisione notevole. Più che nella linea della commedia satirica siamo, per intenderci, in quella di 'Ovosodo', dove i tocchi di osservazione realistica prevalgono e la comicità non è il criterio-base della rappresentazione (eccetto un episodio: quello del professore rinchiuso nell'armadietto). E se non manca qualche concessione allo stereotipo – vedi i riferimenti alle violenze familiari e alle molestie sessuali – anche gli studenti, una volta tanto, sono rappresentati come minorenni più o meno normali, anziché come un popolo di incomprensibili alieni. (Roberto Nepoti)
  • «Auguri professore», primo film diretto da Riccardo Milani, può far riflettere sulla natura di questo genere di gran successo nazionale: non più sarcastica, capace di critica sociale, di cattiveria e di polemica politica, la commedia italiana dei Novanta non dà fastidio a nessuno, risulta piccoloborghese, comicosentimentale, dolceamara, diaristica o espositiva, popolata di protagonisti consapevoli d'una realtà negativa ma remissivi, senza voglia né fiducia di poter cambiare le cose, portati al sorriso faceto più che alla risata liberatoria, all'arrangiarsi più che al battersi. (Lietta Tornabuoni)

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