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Barbara Foria

Da Wikiquote, aforismi e citazioni in libertà.

Barbara Foria (1975 – vivente), attrice, conduttrice televisiva, conduttrice radiofonica e comica italiana.

Citazioni di Barbara Foria

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Citazioni in ordine temporale.

  • Al primo posto per me c'è sempre il teatro, poi viene la televisione e infine il cinema. A teatro ho un impatto con il pubblico immediato e molto forte, non ho la quarta parete, non ho barriere, filtri, e mi diverto, come si diverte il pubblico. È vero anche che la tv, soprattutto la diretta, ti dà una grande adrenalina perché in quel momento arrivi nelle case di milioni di persone ed è bellissimo, ma un bravo artista si vede a teatro. Il cinema invece che pesantezza, ci sono dei tempi morti e io non sono per i tempi morti. Poi è bellissimo vedere la realizzazione di tutto, però mamma mia...[1]
  • [«E a lei cosa fa più ridere in assoluto?»] Le cose semplici. Mi fa ridere stare con i miei amici, prenderci in giro tra di noi. Rido molto anche a casa con mia madre e mio fratello. Cerco di sorridere di tutto, delle cose più sceme. Anche una cosa che può essere non comica mi piace renderla comica e riderci su.[1]
  • Il mondo della comicità resta maschio. Dico questo con una nota di dolore. Rispetto agli uomini, le donne che fanno comicità sono poche anche se dimostrano di avere maggiori capacità. Penso a Virginia Raffaele, Teresa Mannino e a Geppi Cucciari che riescono a reggere il palco e ad intrattenere il pubblico per due ore ininterrotte durante i loro spettacoli. Le donne non devono avere le palle ma devono dimostrare di saper far ridere anche più degli uomini. Vorrei far capire che la comicità non conosce genere, non è maschio né femmina. Ci sono uomini che non fanno ridere e lo stesso vale per le donne. È una questione di tempi comici, di studio, di capacità.[2]
  • Sul palco te la piangi e te la canti, i successi e gli insuccessi sono tutti tuoi e non li puoi condividere.[3]

Intervista di Lavinia Farnese, vanityfair.it, 21 ottobre 2015.

  • [«Che crisi si passa, a 40 anni?»] Prende dai 38. Ed è quella dell'"impollinata generale": le amiche, le stesse con cui fino al giorno prima andavi a ubriacarti stile Sex and the City, tutte incinte. Quando a 40 anni un'amica ti dice "Devo dirti una cosa", puoi stare tranquilla che o si sposa o aspetta un figlio. Ed è tendenzialmente più la seconda della prima.
  • [«Cosa consiglierebbe a uno che vuole conquistare una 40enne?»] Che non ci interessano più i preliminari ma i supplementari.
  • [«Che cosa guarda in un uomo?»] A 20 anni il carattere, a 30 il conto corrente a 40 il congiuntivo.

Intervista di Francesco Canino, ilfattoquotidiano.it, 26 novembre 2022.

  • [«Barbara, lei è laureata in Giurisprudenza: che avvocato sarebbe stata?»] Un legale troppo morbido, perché la parte emotiva probabilmente avrebbe prevalso. Quando ho pensato di poter fare la penalista mi sono detta: "Ma potrò mai guardare in faccia un criminale e difenderlo?". [«Che risposta si è data?»] Che se mi fossi occupata di penale minorile le cose sarebbero andate meglio. Ho scritto una tesi in criminologia. In ogni caso, grazie alla mia parlantina, avrei saputo fare delle arringhe convincenti. [...] "Ma quanto parli? Tu puoi fare solo l'avvocato", mi diceva mia mamma. Fu sempre lei a dirmi: "Vuoi fare l'attrice? Nessun problema. Prima però porti a casa il pezzo di carta".
  • La passione per il teatro è scoppiata da piccola, quando i miei genitori ci portavano a vedere spettacoli di ogni tipo. Ho respirato quell'atmosfera, si è sedimentata. E la prima volta su un palco è stata a 14 anni, a Pomigliano d'arco, con una scuola di teatro. Facevamo i grandi classici di Eduardo, Scarpetta, Antonio Petito. Un anno venni scelta per recitare in Napoli milionaria da Nello Mascia, un grande attore e regista: successivamente mi feci coraggio e gli chiesi di preparami per entrare all'accademia d'arte drammatica. [«Come andò?»] Studio matto e disperato ma alla Silvio D'Amico non mi presero forse perché non ero abbastanza pronta. Ricordo un'insegnante di canto che, al pianoforte, mi chiese se avessi avuto questa voce da sempre. Le risposi: "Il primo gemito non lo ricordo". Pensavo che il mio timbro afono sarebbe stato un ostacolo, invece è la mia forza, il segno distintivo della mia unicità.
  • [«[...] in Italia, se non fai tv, non esisti. È ancora così?»] Per molti sì, purtroppo. Ma è anche vero che la tv spesso poi porta spettatori a teatro: ti vedono in un programma, li incuriosisci, ti vengono a vedere.
  • [«Il teatro cos'è per lei?»] La scuola vera, il contatto col pubblico, sudore, lacrime ed emozione. Essere cercati e scelti è bellissimo.
  • [«La gavetta cos'ha rappresentato?»] Un percorso a ostacoli. Tante piazze, tanti palchi, il rischio di non piacere e di venire fischiati. Una gavetta lunga la mia, fatta anche di tv regionali con Biagio Izzo e sei anni da spalla a Rosalia Porcaro. Se mi guardo indietro provo tenerezza per la determinazione e la caparbietà che ho avuto, ma c'è l'orgoglio per ciò che ho costruito.
  • [Su Belén Rodríguez] La prima volta che l'ho vista indossava nu jeans e 'na maglietta e ho pensato: ecco la sensualità fatta persona. L'ho sempre presa in giro dicendole: "Belen, per favore, ti sposti che hai un culo che parla!".
  • M'incantavo davanti a Monica Vitti e Mariangela Melato, da ragazzina aspettavo sveglia per vedere il Trio a Fantastico: Anna Marchesini l'ho adorata, così come impazzivo per Troisi. Siamo stati molto fortunati ad avere dei modelli aspirazionali così alti. Oggi i giovani hanno al massimo gli influencer.
  • [«È più facile far ridere con la propria faccia o indossando la maschera di un personaggio?»] Con la maschera basta un gesto, un'alzata di sopracciglio. Se ci metti la tua faccia è più complicato, te la rischi di più. Ma la soddisfazione dell'applauso che scatta per un monologo forse è persino maggiore.

Intervista di Mario Manca, vanityfair.it, 1º giugno 2024.

  • [«Lei che rapporto ha con il matrimonio?»] Quando eravamo bambini credevamo che i nostri genitori non si sarebbero mai divisi, mentre oggi mi pare che sia tutto più complicato, tant'è che, dopo un mese, c'è sempre il rischio che ti richiedano indietro la busta che hai dato alla cerimonia. [...] Nulla è per sempre, e per questo credo che sarebbe giusto eliminare quella locuzione nello scambio delle promesse, perché ormai nessuno ci crede. Sarebbe più onesto riconoscere che l'amore è eterno finché dura [...]. Penso che sia normale che i primi mesi si abbiano le farfalle nello stomaco, ma il rischio che diventino rondini e volino via è sempre dietro l'angolo.
  • [...] ho scelto di rispondere alle avversità con la leggerezza e l'ironia. Avrei potuto fare l'avvocato, ma ho scelto di cambiare proprio per questo: per innamorarmi tutti i giorni di quello che mi piace.
  • Ho [...] un po' di problemi con il merito in sé, perché tendo sempre a dare una grandissima importanza a tutti i sacrifici che fai per arrivare a stringere delle occasioni particolari tra le mani. Molte, però, credo che non me le abbiano ancora date. [«Perché?»] Temo che ci sia un certo pregiudizio nei confronti di alcune categorie: è come se, essendo una comica, io non possa mettermi alla prova in un registro drammatico o di satira più strettamente politica, e questo mi dispiace, perché è tutta una questione di etichette.
  • Sono molto adrenalinica, non riesco mai a fermarmi. [«Il motivo?»] Ho paura della noia [...]. Quando moriremo hai voglia a stare fermo.
  • L'età non la puoi nascondere, è un po' come la cellulite. È sempre meglio avere qualcosa da festeggiare che niente, fermo restando che non ho mai nascosto la mia età e che a ogni compleanno ho sempre organizzato delle mega-feste. Ho perso molti amici nel corso della vita, e da questo ho imparato quanto sia importante godersi il momento e stare insieme nei giorni felici.
  • [...] penso di non aver mai avuto un grandissimo senso materno: non è mai stata la mia priorità. I bambini mi piacciono molto e, quando mi dicono che quando invecchierò nessuno si prenderà cura di me, io rispondo che posso sempre prendermi un badante cubano. C'è un'altra cosa, però, che vivo con rabbia. [...] Il fatto che molte mamme mi chiedano se sia infelice nel non essere madre: se io non mi permetto di dire niente a loro che lo sono, perché loro devono sentirsi in diritto di farmi una domanda del genere? Vale anche quando mi chiedono se ho un fidanzato. Lì rispondo con ironia: a differenza vostra, potrei anche averne diversi. In generale non bisogna sentirsi manchevoli se non sei sposata e non hai dei figli, ed è per questo che spero che le future generazioni vadano in una direzione più luminosa della nostra.

Note

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  1. a b Dall'intervista di Roberta Marchetti, Barbara Foria: "La comicità non ha sesso, eppure gli uomini sono avvantaggiati", today.it, 13 febbraio 2020.
  2. Da Giulia Bertollini, Intervista esclusiva a Barbara Foria: "Un look rock per una serata shock. Nel mio One Woman Show porterò leggerezza", superguidatv.it, 26 febbraio 2021.
  3. Dall'intervista di Mario Manca, Barbara Foria: «La leggerezza ci salverà», vanityfair.it, 25 aprile 2021.

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