Brunori Sas

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Dario Brunori a Trento nel 2011

Brunori Sas, pseudonimo di Dario Brunori (1977 – vivente), cantautore italiano.

Citazioni di Brunori Sas[modifica]

  • L'identità io la sento forte quando non è esclusiva, quando non diventa identificazione. Mi piace l'idea di portare avanti una visione e anche una idea di radici e di contesto in cui sono cresciuto ma non in maniera esclusiva, non in maniera provinciale. [...] La cosa che mi interessa di più delle radici è raccontare il mondo che mi ha formato perché penso sia un mondo antico ancora puro da tanti punti di vista e può essere un racconto che si integra con la contemporaneità magari restituendo una visione diversa, più distaccata. Mi piace stare a Cosenza perché mi dà una distanza dal mondo.[1]
  • Sono un sostenitore dell'ozio creativo. Credo che ogni tanto sia necessario sedersi e non fare, per lasciare uno spazio affinché le cose emergano.[2]

Citazioni tratte da canzoni[modifica]

Vol. 1[modifica]

Etichetta: Pippola, 2009.

  • Avevo dieci anni ma pensavo già alle donne | e chiuso nel mio bagno amavo Edwige Fenech. (da Italian dandy, n. 2)
  • Le scrissi più o meno duecento poesie, | la prima diceva così: | "Amami come se fossimo ancora | in quel bar di Berlino a fumare Pall Mall. | Amami come quella volta all'Esselunga quando | in preda alla fame rubammo una baguette." (da Italian dandy, n. 2)
  • "Amami come se fossimo ancora | in quel bar di Berlino a fumare Pall Mall. | Amami come quella sera a Marsiglia | quando in preda al barbera mangiammo escargot." (da Italian dandy, n. 2)
  • Perché la mia non è una vita speciale | e molto spesso me la devo inventare. | Perché la mia è una vita normale, | ed è per questo che la voglio cantare. (da Nanà, n. 3)
  • Paolo non lo sa se c'è l'aldilà | sa soltanto che vuole una donna | da portare in giro con la Panda, | da baciare con la luce spenta. (da Paolo, n. 4)
  • "Come stai?" | È la frase d'esordio nel mondo che ho intorno. | "Tutto bene, ho una casa | e sto lavorando ogni giorno. | Che cosa vuoi che dica? Di cosa vuoi che parli?" (da Come stai, n. 5)
  • È il mutuo il pensiero peggiore del mondo che ho intorno, | tasso fisso, con l'Euribor c'è chi sta impazzendo da un anno. (da Come stai, n. 5)
  • Che cosa vuoi che scriva? Di cosa vuoi che canti? | Di com'è facile andare quando non sai guidare... | Di com'è triste il Natale senza mio padre... (da Come stai, n. 5)
  • Il calcio è la sola religione del mondo che ho intorno. (da Come stai, n. 5)
  • Sulla spiaggia lattine anni '80, | quando il mare s'incazza e riporta | ricordi che avevi | coperto di sabbia. (da Guardia '82, n. 6)
  • Il 31 d'agosto | c'è una storia che nasce | e un'estate che muore. (da Guardia '82, n. 6)
  • Giovanni in bocca ha quattro denti, | tutti claudicanti, | però spesso ride | molto più di me. (da L'imprenditore, n. 7)
  • Che cos'è che manca? | Forse un conto in banca. (da Di così, n. 8)
  • Ho lasciato i sogni | chiusi nell'armadio | ché dentro al cassetto | non ci stanno più. (da Di così, n. 8)
  • Quello che voglio | è vivermi meglio | di così. (da Di così, n. 8)

Vol. 2 – Poveri Cristi[modifica]

Etichetta: Picicca, 2011.

  • Amore mio dolcissimo, non ti devi preoccupare.. | io sono un grande giocatore | e troverò il sistema anche per vincere la fame. | Forse hai puntato su un cavallo perdente, | ma ho tre biglietti della lotteria. | Amore, credimi, nell'anno che verrà | ci lasceremo dietro la miseria.. e la malinconia. (da Il giovane Mario, n. 1)
  • Penso che sia una follia andare all'IKEA, | c'è sempre una gran confusione anche di sabato sera. | Poi, lo sai, mi fa tristezza vedere la gente | che sogna di comprare tutto e si accontenta di niente. (da Lei, lui, Firenze, n. 2)
  • Che bella Firenze le sere d'estate, | le luci del centro, le nostre risate... (da Lei, lui, Firenze, n. 2)
  • Rosa, mi guardi un po' strano. | Quindici ore di treno, | sono appena tornato | e non mi dici "ti amo".. | Forse è per via della mano, | te l'avevo già detto, | lavoravo alla morsa | e per fare di corsa | l'ho lasciata a Milano. | E certo che ho perso il lavoro, | sono invalido civile.. | non so manco che vuol dire, | ma mi danno la pensione. | Piuttosto dammi una spiegazione, | sulla partecipazione ci deve essere un errore | c'hanno scritto un altro nome | e non è il mio. (da Rosa, n. 3)
  • E la conosci questa sensazione? | Questo senso di vuoto senza una ragione... (da Una domenica notte, n. 4)
  • E hai lasciato quel pacchetto | dentro alla valigia blu, | avrai smesso cento volte, | cento volte e adesso una in più. (da Una domenica notte, n. 4)
  • E c'è gente che lavora | aspettando un altro lunedì | mentre il cielo si colora | e riesce anche a sorprenderti, | perché quest'alba è una benedizione, | è un bacio, una carezza, una consolazione. (da Una domenica notte, n. 4)
  • E ritorni a letto, | spegni la tv, | lei si poggia sul tuo petto, | che cos'è che vuoi di più? (da Una domenica notte, n. 4)
  • Avrai smesso cento volte.. | Cento volte, adesso una in più. (da Una domenica notte, n. 4)
Dario Brunori nel 2013
  • Poi si è fatto tardi, sei rimasto da lei | ma io non penso male, no | non sto nemmeno male | infatti canto. (da Il suo sorriso, n. 5)
  • Io starò con lei | fino all'ultimo giorno. | Penserò solo a lei | senza guardarmi intorno. (da La mosca, n. 6)
  • Il punto è che mi manca trovarti addormentato alla TV, | cercarti fuori dalla chiesa, | andare insieme a fare la spesa, | le sigarette sul comodino, il cruciverba poco più in là... | mica l'avevo capito che era quella la felicità. (da Bruno mio dove sei, n. 7)
  • Da quando non c'è il suo odore | su questo piumone che era un nido d'amore | e ora puzza di me. (da Tre capelli sul comò, n. 9)
  • Ci sei tu | con il culo per terra e il morale alle stelle | a tener su la vita con un paio di bretelle. (da Fra milioni di stelle, n. 10)

Vol. 3 – Il cammino di Santiago in taxi[modifica]

Etichetta: Picicca Dischi/Sony Music, 2014.

  • Scusa mia cara ragione, | passerò per coglione ma meglio così, | forse in virtù del tuo nome | vuoi avere ragione | ma stammi a sentir. (da Arrivederci tristezza, n. 1)
  • Assiomi e teoremi non valgono niente | se l'occhio non vede che il cuore non sente più niente. (da Arrivederci tristezza, n. 1)
  • Milioni di libri non servono a niente | se servono solo a nutrire una mente che mente. (da Arrivederci tristezza, n. 1)
  • Alla fine ti sei scordato anche la felce e il mirtillo | e quel pugno chiuso in tasca sembra quasi un armadillo. | Hasta la vittoria, hasta siempre sopra eBay, | adesso tutto fila liscio, sembri quasi Casadei. (da mambo reazionario, n. 2)
  • Vivere come volare, | ci si può riuscire soltanto poggiando su cose leggere. (da Kurt Cobain, n. 3)
  • Ma chiedilo a Kurt Cobain | come ci si sente a stare sopra a un piedistallo | e a non cadere. (da Kurt Cobain, n. 3)
  • Devo solo arrivare alla quinta elementare | per diventare grande grande come mio padre, | metterò il grembiule | e imparerò a volare | e scriverò poesie d'amore soltanto per mia madre. (da Le quattro volte, n. 4)
  • Devo solo arrivare | alla fine del mese, | prendere lo stipendio | e poi badare alle spese, | con quello che rimane | programmare le ferie, | quest'anno vado al mare | che mi voglio rilassare. (da Le quattro volte, n. 4)
  • Tu sei solo mia | perché sei la cura e sei la malattia, | come i tasti neri in una melodia, | come una polacca di Chopin. (da Pornoromanzo, n. 9)
  • È che spesso a Natale mi viene il magone | con le luci, il presepe e tutte quelle persone | con i pacchi dei regali, con le facce tutte uguali, | col boccone sempre in bocca come un branco di maiali. | E pensare com'era bella questa notte trenta anni fa | alla luce di un'altra stella, alla luce di un'altra età. (da La vigilia di Natale, n. 10)

A casa tutto bene[modifica]

Etichetta: Picicca Dischi/Sony Music, 2017.

  • La verità | è che ti fa paura | l'idea di scomparire, | l'idea che tutto quello a cui ti aggrappi | prima o poi dovrà finire. | La verità | è che non vuoi cambiare, | che non sai rinunciare a quelle quattro, cinque cose | a cui non credi neanche più. (da La verità, n. 1)
  • Hai notato che gli argomenti | sono sempre più o meno quelli. | Rubano, sporcano, puzzano e allora | olio di ricino e manganelli. | Hai notato che parla ancora | di razza pura, di razza ariana, | ma poi spesso è un po’ meno ortodosso | quando si tratta di una puttana. (da L'uomo nero, n. 2)
  • Canzoni che parlano d'amore | perché alla fine, dai, di che altro vuoi parlare? | Che se ti guardi intorno non c'è niente da cantare | solamente un grande vuoto che a guardarlo ti fa male. (da Canzone contro la paura, n. 3)
  • Quelle canzoni da cantare a squarciagola | come se cinquemila voci diventassero una sola, | canzoni che ti amo ancora anche se è triste, anche se è dura, | canzoni contro la paura. (da Canzone contro la paura, n. 3)
  • L'amore è un colpo di pistola, | l'amore, l'amore è un pugno sulla schiena, | è uno schiaffo per cena, | l'amore ti tocca appena. (da Colpo di pistola, n. 5)
  • L'amore, il mio amore è un colpo di pistola, | l'amore, l'amore è una fanfara che suona la nostra canzone, | è un nodo intorno al collo | nel buio di una prigione. (da Colpo di pistola, n. 5)
  • Due incidenti ho avuto nella vita, uno sei tu | nonostante questo io ti amo. (da Diego e io, n. 7)
  • Non sarò mai abbastanza cinico | da smettere di credere | che il mondo possa essere | migliore di com'è | Ma non sarò neanche tanto stupido | da credere | che il mondo possa crescere | se non parto da me. (da Il costume da torero, n. 10)
  • Ma dimmi un po' che cosa stai cercando. Io cerco la risposta, | mio padre l'aveva messa lì in ufficio, ma qualcuno l'ha nascosta | ed ho capito finalmente che il rimpianto non serve quasi a niente, | è solo un altro modo un po' infantile per sentirmi intelligente. (da La vita pensata, n. 12)
  • Me lo dicevi sempre: la vita è una prigione che vedi solo tu, | me lo dicevi sempre: la vita è una catena che chiudi a chiave tu. (da La vita pensata, n. 12)

Note[modifica]

  1. Dall'intervista di Francesco Cangemi, Dario Brunori: "Le mie radici sono un racconto antico che si integra con la contemporaneità", Ilgiornaleoff.it, 9 agosto 2022.
  2. Citato in Raffaella Oliva, L'uomo d'altri tempi, SportWeek nº 7 (872), 17 febbraio 2018, pp. 62-63.

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