Buddha di Bamiyan

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i Buddha di Bamiyan (Afghanistan) in un disegno di Alexander Burnes del 1832

Citazioni sui Buddha di Bamiyan, in Afghanistan.

  • I soggetti inducono a pensare che idee persiane, indiane, cinesi ed ellenistiche siano confluite a Bamiyan fra il V e il VI secolo, E interessante avere una prova di questo incontro, ma il frutto che ha prodotto non è gradevole. L'unica eccezione sta nella fila più bassa di Bodhisattva, che secondo Hackin sono più antichi di tutto il resto. Esprimono quel sentimento di calma aggraziata, ma inespressiva, che è quanto di meglio possa offrire l'iconografia buddhista. (Robert Byron)
  • Non mi piacerebbe fermarmi a lungo a Bamiyan. La sua arte è stantia. Quando venne qui Xuan-zang i Buddha erano dorati, a imitazione del bronzo, e nei labirinti adiacenti vivevano cinquemila monaci. Correva l'anno 632 d.C., lo stesso della morte di Maometto; e prima che finisse il secolo arrivarono gli arabi. Ci vollero però centocinquant'anni prima della definitiva cacciata dei monaci. È facile immaginare che cosa pensassero gli arabi di loro e dei loro idoli, in questa valle rossa come il sangue. Mille anni più tardi, Nadir Shah deve aver pensato nello stesso modo quando spezzò le gambe del Buddha maggiore. Quest'ultimo misura 53 metri d'altezza, il minore 35, e si trovano a quattrocento metri di distanza l'uno dall'altro. (Robert Byron)

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