Bulimia
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Citazioni sulla bulimia.
- Il cammino è la vita reale o, come dice un proverbio cinese: «La via è la vita». Per i bulimici è l'opposto: vorrebbero raggiungere la meta possibilmente subito e con sicurezza e saltare il cammino, cioè la vita. (Renate Göckel)
- La bulimia, un altro disturbo tutto americano. Questo è l'unico paese del mondo che avrebbe potuto inventarsi la bulimia. È l'unico paese in cui ci sono persone che scavano nell'immondizia per un nocciolo di pesca mentre altre persone mangiano un buon pasto e poi lo vomitano di proposito. (George Carlin)
- La bulimica è una donna che ha una reale difficoltà a dire 'no', ma che non sa lasciarsi pienamente andare perché teme un giudizio negativo, correndo quindi un pericolo anche maggiore: essere abbandonata. (Nella Livings)
- La donna bulimica accetta solo la propria immagine perfetta e rifiuta il vero Io, che quasi nemmeno conosce e di cui teme il manifestarsi. (Renate Göckel)
- Le ragazze bulimiche lo succhiano meglio. Non ci strozziamo. (Tucker Max)
- Per esperienza personale, posso affermare che una percentuale considerevole di giovani attrici soffre di anoressia e bulimia e gli adulti non aiutano affatto: come quella volta che una costumista mi ha sgridata perché mi erano cresciute le tette e non sapeva come nasconderle (non era ironica, giuro), per non parlare delle innumerevoli accuse di "culone" e "coscione" che riempivano ossessivamente i dietro le quinte. (Giada Arena)
- «Perché mangio in modo forsennato anche quando non ho fame?» Questa è la domanda che si fanno spesso le persone bulimiche, sentendosi poi angosciate e terribilmente colpevoli, perché sanno bene che gli attacchi di voracità poco hanno a che fare con un bisogno reale di nutrimento. (Nella Livings)
- Tra anoressia, bulimia e obesità esistono più affinità che differenze e il lavoro terapeutico svolto con pazienti appartenenti a queste tre categorie ha sempre rivelato in modo inequivocabile che tutti i disturbi alimentari a carattere maniacale hanno radici comuni. (Renate Göckel)
- Tra le donne bulimiche che ho conosciuto non ve ne era una che non avesse sperimentato l'ambiguo, contraddittorio messaggio materno: «Sii come me, e diversa da me». (Renate Göckel)