Campionato europeo di calcio 1968
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Citazioni sul campionato europeo di calcio 1968.
- Era una competizione diversa da quella di oggi per quel che riguarda il meccanismo. L'Europeo attuale è simile ad un Mondiale. In quegli anni, invece, la fase conclusiva in un'unica sede era limitata agli ultimi due atti: semifinali e finali. C'erano dei gironi di qualificazione, quindi i quarti con partite di andata e ritorno e poi la conclusione nel paese organizzatore che quell'anno lì era appunto l'Italia. (Tarcisio Burgnich)
- La Nazionale, che non aveva partecipato alle due precedenti edizioni, conquistò l'Europeo superando in semifinale la Russia al San Paolo di Napoli con la monetina [...]. I rigori non erano ancora stati inventati. [...] A fine partita l'arbitro tedesco Tschenscher convocò nel suo spogliatoio i capitani Facchetti e Shesternev. «Testa o croce?», chiese ai due. «Testa», rispose per primo Giacinto. Ci vollero due lanci per definire il passaggio alla finale: nel primo la monetina rimase in bilico in una fessura del pavimento, nel secondo diede ragione a Facchetti. «Grazie a San Gennaro», chiosarono i tifosi napoletani rimasti in religioso silenzio sulle gradinate. (Filippo Grassia)
- Mi ha sempre colpito il fatto che di quel successo non se ne sia mai parlato abbastanza. Non ho mai ben capito il perché. Eppure è stata la prima affermazione internazionale del dopoguerra del calcio italiano. Due anni prima c'era stata addirittura la "Corea". Non lo so, forse la colpa è stata di Messico '70. Chissà. (Tarcisio Burgnich)
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