Canzone (metrica)

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Citazioni sulla canzone, componimento lirico.

Tommaso Casini[modifica]

  • La canzone è una serie di stanze o strofe, alla quale spesso si aggiunge il congedo; e la stanza è una serie di versi, che possono essere della stessa misura (endecasillabi; ottonari; settenari) oppure di misura varia (endecasillabi e settenari, endecasillabi e quinari, settenari e quinari), ordinati e collegati secondo un certo sistema di rime.
  • La più antica e la più notevole delle forme liriche italiane è la Canzone, che Dante, nel suo libro De vulgari eloquentia, definisce come il modo più eccellente di poesia; e veramente essa fu adoperata in ogni tempo dai nostri lirici per l'espressione dei pensieri più nobili e dei sentimenti più elevati, né fu rivolta mai alla rappresentazione di concezioni famigliari o di affetti volgari.
  • Sebbene si possa dire che la teorica della canzone italiana è identica a quella della provenzale, almeno nei principii generali e nelle modalità tecniche, è da notare una sostanziale modificazione fatta dai primi rimatori che dedussero questa forma nella nostra poesia; poiché, mentre i provenzali mantenevano per tutte le stanze le rime della prima, gli italiani serbarono nelle stanze susseguenti alla prima solo l'ordinamento di rime proprio ad essa: e la ragione di questa modificazione, che accrebbe d'assai la varietà ritmica e melodica della canzone, è del tutto linguistica; poiché, mentre la lingua provenzale abbondava di parole omioteleute[1] per essere scarsa di suffissi nominali e verbali, la lingua italiana ne era invece assai povera.

Note[modifica]

  1. più comun. omoteleute da omoteleuto.

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