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Carlo Emanuele I di Savoia

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Carlo Emanuele I, duca di Savoia

Carlo Emanuele I di Savoia, detto il Grande e soprannominato dai sudditi Testa di Fuoco per le manifeste attitudini militari (1562 – 1630), Marchese di Saluzzo, Duca di Savoia, Principe di Piemonte e Conte d'Aosta, Moriana e Nizza, Re Titolare di Cipro e Gerusalemme.

Citazioni di Carlo Emanuele I di Savoia

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Citazioni su Carlo Emanuele I di Savoia

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  • Richelieu, il maggior nemico di sua casa, disse di non aver conosciuto intelletto più acuto, più universale e più attivo del suo. Lo stesso gran politico francese in altra circostanza aggiungeva: Fa duopo fondere quella testa di ferro, che si è fissa, a tutto beneficio di Casa Savoia, di riunire l'Italia, pezzo per pezzo, paragonandola egli ad un carcioffo, che bisogna mangiare foglia per foglia. (citato in Felice De Angeli, Storia di Casa Savoia, Milano, 1906, p. 141)
  • Era profondo fino all'astuzia, e pur tuttavolta impetuoso fino alla insania. La cieca violenza della sua tempra ad ora ad ora lacerava le reti tese dalla sottile sua mente. Visse d'intrighi e morì di rabbia.
  • Nato fra l'uno e l'altro secolo, fu detto di lui che gl'illustrasse ed agitasse entrambi. Non pose limite all'ambizione, all'animo non concedette riposo. Aspirò a diverse epoche della lunga sua vita alle Corone di Provenza, di Borgogna e di Francia, a quelle di Spagna, di Portogallo e di Cipro, alla Lombardia, alla Liguria, alla Corsica, e persino, a quanto si dice, al Papato. Non vi era sproporzione di forze che lo sgomentasse, non disonestà di mezzi che lo disanimasse. Sì poco lo movevano gli scrupoli come i timori.
  • Uomo dotato forse d'ingegno più vasto e più acuto, ma pur troppo anche più fervido e più avventato di quel che fosse quello del genitore [Emanuele Filiberto]; mancavano in lui le più grandi virtù del padre: la moderazione e la rettitudine.

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