Carlos Reutemann

Carlos Alberto Reutemann (1942 – 2021), pilota di Formula 1 argentino.

«Non tutto è perduto!»

Intervista di Franco Bonaventura, Autosprint nº 24, 13-20 giugno 1978.

Ho cominciato a correre con la Brabham in F. 2 nel 1970 con l'appoggio della YPF, azienda petrolifera argentina. In quel periodo il responsabile della scuderia era Ron Tauranac e Gordon Murray gli faceva da assistente. Debbo alla passione degli argentini ed alla YPF il mio inserimento nel mondo della Formula 1, ma chi mi ha insegnato molto è stato Graham Hill, che era un vero maestro. Dopo la temporada del 1972 Bernie Ecclestone, subentrato a Tauranac, mi ha dato la possibilità di continuare la mia carriera.
Arrivai al 1975 molto fiducioso anche perché la Martini e Rossi aveva concluso l'accordo con Bernie e quindi speravo proprio di poter vincere il campionato del mondo, che le alterne vicende del 1974 mi avevano tolto. Quindi il '75 doveva essere il mio anno. La macchina era molto buona, ma dato che i motori non venivano ricostruiti direttamente dalla Cosworth, bensì in una delle tante industrie di Bernie, per me sfumò anche il sogno di diventare campione del mondo.
[Sulla Scuderia Ferrari] [...] da quando misi piede a Maranello capii realmente come è formata una scuderia di Formula 1.
[Su Enzo Ferrari] Il commendatore, è difficile dirlo se è un mago, certamente è uno che sa cosa vuole e dove vuole arrivare.

Atletico, pilota di ottime capacità, condizionato da un temperamento tormentato e tormentoso. Capace di risolvere situazioni difficili, supplendo anche a occasionali deficienze meccaniche, ma labile a sciupare, per emotività congenita, risultati acquisibili in partenza. (Enzo Ferrari)
Immagino abbia tratto un enorme beneficio dal fatto di essere al volante di una vettura vincente. Nel passato ha sofferto di depressioni che hanno decisamente avuto influenza sulla sua guida. Ma quando è a posto con la mente, come ora, Carlos è un pilota fantastico. (James Hunt)