Carson McCullers

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Carson McCullers, 1959

Carson McCullers, pseudonimo di Lula Carson Smith (1917 – 1967), scrittrice statunitense.

Citazioni di Carson McCullers[modifica]

Incipit di alcune opere[modifica]

Il cuore è un cacciatore solitario[modifica]

C'erano due muti, in città, e se ne stavano sempre insieme. La mattina presto uscivano di casa per recarsi al lavoro: camminavano a braccetto, ed erano molto diversi l’uno dall’altro. Il grasso greco dall'aspetto addormentato aveva l'aria di guidare, in qualche modo, il compagno: d'estate indossava un camiciotto sportivo, verde o giallo, infilato negligentemente dentro i pantaloni sul davanti, ma lasciato sciolto sulla schiena. Appena il tempo rinfrescava vi sovrapponeva uno sbiadito maglione grigio. Il viso era tondo, unticcio, le palpebre si abbassavano pesanti e uno stupido, condiscendente sorriso gli aleggiava sulle labbra. Il secondo muto era alto, con occhi intelligenti e pronti, e indossava sempre abiti lindi e molto sobri.

Invito di nozze[modifica]

Accadde tutto in quella verde e folle estate, quando Frankie aveva dodici anni e già da molto tempo non faceva più parte di nessun circolo. Era ormai un essere scombinato, che gironzolava di porta in porta con grande paura.

La ballata del caffè triste[modifica]

Il paese in sé è squallido: non c'è nulla tranne la filanda del cotone, le case di due stanze dove vivono gli operai, pochi alberi di pesco, una chiesa con due finestre colorate e una misera via principale, lunga appena un centinaio di metri.[2]

Orologio senza lancette[modifica]

La morte è sempre la stessa, ma ogni uomo muore a suo modo.[3]

Note[modifica]

  1. Titolo di un romanzo (Longanesi, 1949).
  2. Citato in Giacomo Papi, Federica Presutto, Riccardo Renzi, Antonio Stella, Incipit, Skira, 2018. ISBN 9788857238937
  3. Citato in Fruttero & Lucentini, Íncipit, Mondadori, 1993.

Bibliografia[modifica]

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