Claudio Villa (fumettista)

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Claudio Villa nel 2012

Claudio Villa (1959 – vivente), fumettista e illustratore italiano.

Citazioni di Claudio Villa[modifica]

  • Ci può anche essere chi lavora a rimorchio del lavoro degli altri. Tipo i cavalli o i cappelli di Giovanni Ticci sono un punto di riferimento per ogni disegnatore di Tex. Tutti abbiamo avuto la tentazione di prendere un suo cavallo, bellissimo, e copiarlo. Però poi pensi alla fatica che ha fatto e ti metti a studiare anche tu.[1]
  • Galep ha fatto scuola nelle copertine di Tex. E ancora molti lettori, giustamente, lo vedono come "il copertinista" di Tex. Chiunque venga dopo di lui è solo un rimpiazzo, nemmeno molto efficace. [...] Le copertine di Tex sono un misto di tradizione e immagini che si rifanno a una cultura western che deve essere ancorata intorno agli anni Cinquanta. Se si esce da questo canone si rischia di non rendere più riconoscibile il personaggio in edicola, dove il lettore si aspetta di vedere un Tex sicuramente trionfante, che combatte a suon di Bang Bang, Zip, Zip. Qualsiasi scostamento dal tipo di cultura dell'immagine a cui Tex è legato, lo snaturerebbe. Il difficile sta proprio qui: riuscire ogni mese a dare una copertina "in linea" con la cultura di riferimento di Tex, senza rinnegarla, anche in presenza di contenuti inediti. Facile a parole, un po' meno nel lavoro.[2]
  • Quando mi hanno passato da Martin Mystère (personaggio che disegnavo per la Bonelli all'epoca) a Tex, mi sembrava di sognare. Ho sempre amato il western, e trovarmi nelle condizioni di poterlo disegnare era un punto d'arrivo, nella mia ingenuità. Ho capito dopo che era un punto di partenza. Perché con Tex , sei tu al suo servizio e non viceversa. Devi capire chi è, come si comporta, com'è la sua psicologia e poi, forse, lo puoi "raccontare" con cognizione di causa. E Tex è una brutta bestia. Nel senso che se non lo "racconti" in un certo modo, "non è lui". Puoi fare un cowboy vestito come lui, con la sua faccia, ma se non lo fai "essere" Tex, non è lui. È una situazione che ti accompagna giorno dopo giorno, tavola dopo tavola, anno dopo anno. Capire Tex e "raccontarlo" al meglio è il traguardo, mai raggiunto, per ogni disegnatore. Più lo disegni, più lo "frequenti", più lo conosci e più capisci come descriverlo al lettore. È necessario un lavoro silente e non percepito dal lettore perché gli appassionati si trovino di fronte al "vero" Tex. È un processo che non ha fine. Ancora oggi imparo, capisco e conosco Tex più di ieri.[2]

Note[modifica]

  1. Da Andrea di Fiamma, Intervista a Claudio Villa, ospite d’onore di Lucca Collezionando 2023, fumettologica.it, 23 marzo 2023.
  2. a b Da Lorenzo di Lauro, Intervista a Claudio Villa, periodico clinamen.

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