Giovanni Ticci

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Giovanni Ticci nel 2010

Giovanni Ticci (1940 – vivente), fumettista italiano.

Citazioni di Giovanni Ticci[modifica]

  • Amo da sempre il western perché mi affascina come un poema epico, anzi è l’ultima epopea dei nostri tempi: c’è la Natura selvaggia; c’è l’uomo di fronte agli elementi e all’incognito, rappresentato da terre sconosciute, ancora da esplorare; ci sono gli eroi a cavallo; ci sono gli indiani; c’è l’avventura; c’è l’eterna lotta tra bene e male, tra buoni e cattivi. Il western è proprio come un bellissimo poema avventuroso e guerresco. Non che io ami la guerra, ma quando parliamo di guerre e battaglie lontane nel tempo, tendiamo a ricordarne solo l’aspetto epico, simbolico, dimenticando quello atroce del conflitto.[1]
  • Di Gianluigi Bonelli ho memorie molto vivide. Era un personaggio straordinario, molto simpatico. La prima volta che mi recai a Milano, mi accolse con calore e mi invitò insieme al figlio Sergio sul Lago Maggiore, dove aveva un motoscafo con la bandierina di "Tex" a poppa. Anche sulla sua auto aveva due bandierine di "Tex", su entrambi i fanali anteriori, a mo’ delle vetture dei corpi diplomatici. Una volta salito sulla barca, andammo in mezzo al lago e tirò fuori un cinturone con pallottole finte, una colt e uno scatolone di barattoli e bottiglie di vetro; quindi, iniziammo a giocare al tiro al bersaglio.[1]

Citazioni su Giovanni Ticci[modifica]

  • Ci può anche essere chi lavora a rimorchio del lavoro degli altri. Tipo i cavalli o i cappelli di Giovanni Ticci sono un punto di riferimento per ogni disegnatore di Tex. Tutti abbiamo avuto la tentazione di prendere un suo cavallo, bellissimo, e copiarlo. Però poi pensi alla fatica che ha fatto e ti metti a studiare anche tu. (Claudio Villa)

Note[modifica]

  1. a b Da Francesco Borgoglio, 70 anni di Tex: intervista a Giovanni Ticci, badtaste.it, 12 febbraio 2019.

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