Clerici vagantes

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Clericus vagans

Citazioni sui clerici vagantes (chierici vaganti), fenomeno sociologico della storia medievale europea.

  • Ogni giovane d'Europa deve poter cominciare i suoi studi a Parigi, continuarli a Londra, completarli a Roma o Francoforte. Dobbiamo recuperare, in chiave moderna, l'eredità degli antichi "clerici vagantes". (Gianni Agnelli)
  • Tra la girovaga professionalità dei pantomimi e la officiante drammaturgia coltivata in scuole e monasteri si muove anche il popolo irregolare dei clerici vagantes, giovani del basso clero in giro per le strade d'Europa, che incrementano la pratica dello spettacolo allarmando le autorità carolinge. Un capitolare dell'814 impone a chiunque di non accogliere "i chierici e monaci vaganti senza il consenso del vescovo"; divieto infruttuoso se, nel 930, alcuni vescovi esortano arcidiaconi, decani e ufficiali della cristianità a far rapare a zero i "chierici ribaldi" affinché almeno "non resti in essi segno della tonsura clericale".
    Ora mossi dalla necessità di raggiungere nuove scuole o università o corti bandite da sovrani e feudatari, ora spinti da un giovanile spirito d'avventura, spesso incalzati da pratiche necessità di sopravvivenza, a volte in polemica con le gerarchie ecclesiastiche o renitenti alla giustizia, i chierici vaganti offrono la loro esuberanza e il loro estro artistico per occasionali rappresentazioni burlesche, scherzi goliardici, farse oscene, parodie liturgiche, senza sottrarsi ad amori o intrallazzi, volentieri unendosi agli istrioni, ai mimi, ai musicanti di professione. [...]
    Ai chierici vaganti appartiene, accanto alle rappresentazioni burlesche, anche il registro celebrativo del Gaudeamus igitur, l'invito a uno spontaneo epicureismo non privo di fugaci note nostalgiche. Tutto sommato, una complessiva acculturazione dello spettacolo altomedievale e dei suoi protagonisti che poi segue anche più isolati percorsi. (Luciano Bottoni, da Le tracce dello spettacolo nell'alto medioevo, p. 534)[1]

Note[modifica]

  1. Citato in Umberto Eco (a cura di), Il Medioevo: barbari, cristiani, musulmani, Encyclomedia Publishers, 2010. ISBN 978-88-905082-0-2

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