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Conferenza di Bandung

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Zhou Enlai, Jawaharlal Nehru e U Nu durante la conferenza

Citazioni sulla conferenza di Bandung.

Citazioni

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  • Abbiamo conosciuto, e alcuni di noi ancora conoscono, l'infamia di essere umiliati nel proprio paese, sistematicamente tenuti in una condizione di inferiorità, non solo politica, economica e militare, ma anche dal punto di vista razziale [...] Per rafforzare il proprio potere, per giustificarlo ai suoi occhi, i Bianchi occidentali ritenevano accertato che la loro superiorità risiedesse nel colore della pelle. (Carlos P. Rómulo)
  • Sono raccolti insieme Paesi indipendenti di antica e fresca data e Paesi appena sul cammino della libertà; rivali dell'ultima guerra mondiale e di conflitti ancora in sospeso; regimi anticomunisti, legati da alleanze all'Occidente, altri invece comunisti, quasi in guerra con esso, altri infine di «terza forza» a tendenza neutralista. Che cosa significa dunque questa adunanza così disparata, quale motivo unitario stringe insieme elementi tanto eterogenei? Il comune denominatore è facile da scorgere, ed è la protesta dei popoli di colore contro gli uomini bianchi, l'anticolonialismo: termine ormai in gran parte superato nella realtà dei fatti, ma che tuttavia desta ancora echi profondi nell'animo dei popoli fino a ieri soggetti alla dominazione europea. (Ferdinando Vegas)
  • Siamo venuti qui per chiedere ai paesi liberi e antirazzisti dell'Africa e dell'Asia di usare i loro buoni uffici sul piano internazionale per persuadere le altre nazioni a insistere presso il governo sud-africano, perché sia abbandonato il principio ingiusto e disastroso della Apartheid e della discriminazione razziale. (Moses Kotane)
  • Spero che questa conferenza dimostrerà la convinzione dei dirigenti asiatici ed africani che l'Asia e l'Africa possono prosperare soltanto se sono unite. Spero che questa conferenza servirà di guida al genere umano e gli farà comprendere quale strada deve prendere per avere la salvezza e la pace. Spero che dimostrerà che l'Asia e l'Africa sono rinate. (Sukarno)
  • A qualcuno la nostra conferenza non piace. È per questo che si tenta di sabotarla. Come voi sapete, la delegazione della Repubblica popolare cinese ha già pagato a caro prezzo questa iniziativa. E perdite gravi hanno subìto la Repubblica indiana, la Repubblica popolare del Viet Nam e altri Paesi a causa di un recente atto di sabotaggio. Ma la causa della pace e dell'amicizia e della cooperazione fra l'Asia e l'Africa, nonché in tutto il mondo.
  • La delegazione cinese è giunta qui per lottare per la unità, e non per cercare litigi. Noi comunisti non nascondiamo di credere nel comunismo e di considerare il sistema specialista un buon sistema. Non c'è però alcun bisogno di vantare a questa conferenza la propria ideologia e il sistema politico del proprio paese. La delegazione cinese è giunta qui per trovare un terreno comune e non per creare divergenze.
  • Noi paesi asiatici e africani dobbiamo unirci e fare quanto è in nostro potere per assicurare il successo di questa conferenza.
  • Io non so se in molti paesi occidentali o in America ci si renda abbastanza conto di quanto profondamente noi sentiamo la questione del colonialismo. Ce l'abbiamo nel sangue. Abbiamo sofferto troppo, per essa. È inutile che qualcuno ci dica, sì, sì, avete ragione, ma aspettate, ci sono altri problemi molto difficili... Questo è un problema vitale, un problema importantissimo, per noi. Colonialismo e razzismo sono due cose vitali nei paesi asiatici. E quali che possano essere le differenze che ci dividono, tutti ci troviamo d'accordo su questo argomento, come è avvenuto a Bandung. Alcuni paesi, in quella riunione, potevano essere comunisti, altri anticomunisti, ma tutti quanti fummo d'accordo su questa questione a causa del fortissimo sentimento popolare in proposito. Perciò, a noi interessa non soltanto l'eliminazione del colonialismo dai paesi asiatici dove ancora esiste, ma anche dall'Africa.
  • Per quanto riguarda l'Asia, essa produsse, in certa misura, un senso di solidarietà. Quanto all'America e all'Europa, produsse un senso di... be', un certo allarme per questa solidarietà delle nazioni asiatiche, che in definitiva sfidavano la supremazia che le nazioni occidentali avevano esercitato.
  • Vado a Bandung con la piena speranza che questa conferenza esprima uno spirito nuovo, che è anche lo spirito dei tempi nuovi. Quando una iniziativa va di pari passo col processo storico, essa trionfa necessariamente nonostante gli ostacoli. Noi procediamo nel senso della storia, e perciò il successo deve arridere.

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