Corrado Lamberti

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Corrado Lamberti (2018)

Corrado Lamberti (1947 – 2020), astrofisico, divulgatore scientifico, docente e attivista italiano.

Capire l'universo[modifica]

  • Personalità complessa, con un carattere altero che lo rendeva inviso a molti suoi colleghi, Hubble fu, con Einstein, lo scienziato più popolare e celebrato della prima metà del secolo scorso. Un vero personaggio, coccolato dai media, richiesto come una star per lezioni e conferenze divulgative da prestigiose Istituzioni, alle quali non di rado si negava. Insomma, non il massimo quanto a simpatia e amabilità. (cap. IV, p. 59)
  • [...] egli [Einstein] rimise mano alle equazioni di campo, introducendovi un termine aggiuntivo costituito da una nuova costante fisica, detta costante cosmologica e normalmente indicata con la lettera greca lambda maiuscola, Λ. Questo nuovo "ingrediente" poteva essere interpretato come rappresentativo di una sorta di "fluido" uniformemente distribuito nell'Universo che Einstein aveva caratterizzato con un'inusuale equazione di stato a pressione negativa (precisamente con ω = -1), in modo che potesse sviluppare un generale effetto di contrasto nei confronti della gravità. (cap. V, p. 95)
  • La costante cosmologica è un costituente del Cosmo che ha conosciuto alterne fortune nel corso dei decenni. Quando, nel 1929, le osservazioni di Hubble rivelarono che l'Universo è in espansione, Einstein la disconobbe, riconoscendo d'aver compiuto un madornale errore, il "peggiore della mia vita scientifica", come ebbe a dire. Eppure, nonostante l'ostracismo decretato dal suo ideatore, i teorici non se ne sbarazzarono mai del tutto e infatti continuò a comparire nelle equazioni di campo e nei diversi modelli che via via venivano proposti. (cap. V, p. 95)
  • Scienziato capace di profonde intuizioni fisiche, non si può dire che [George Gamow] fosse un campione in matematica: era solito scivolare su banali errori di calcolo in quasi tutti i suoi articoli, ma la cosa non lo disturbava più di tanto perché: "Un mio docente di Odessa diceva che gli scienziati non devono preoccuparsi di fare conti precisi. Mica sono impiegati di banca". (cap. VII, p. 129)
  • [George Gamow] Di sé diceva d'aver capito che da grande avrebbe fatto lo scienziato quella volta che da ragazzo, fatta la comunione, corse a casa con la particola in bocca per metterla sotto il microscopio e verificare se fosse pane o carne. (cap. VII, p. 129)
  • Se, parlando di materia oscura, avevamo ammesso l'imbarazzo di non sapere di cosa fosse fatto l'85% della materia cosmica, qui di nuovo ci troviamo nell'impaccio di confessare la nostra totale ignoranza relativamente alla sostanza che contribuisce per i due terzi alla densità energetica dell'Universo.
    Di che si tratta? Non di materia: questa è già stata conteggiata. Non di radiazione, che all'era attuale darebbe comunque un contributo trascurabile. Resta la costante cosmologica, di cui però nessuno sa spiegare la reale natura. E siamo punto e a capo. Così, i cosmologi, che sono persone serie e non sono usi millantare cognizioni che non posseggono, hanno deciso di chiamare energia oscura questa sostanza misteriosa. L'aggettivo "oscura" è un'onesta ammissione d'ignoranza; il sostantivo "energia" si riferisce al fatto che la sostanza contribuisce alla densità energetica dell'Universo: non si poteva coniare una locuzione più compatta ed efficace per esprimere il poco che si sa e il molto che si ignora. Attenzione a non confondere materia oscura con energia oscura, che sono entità diverse e scorrelate: il solo aspetto che le avvicina è la nostra incapacità di spiegarne l'essenza. Attenzione pure a non considerare come sinonimi l'energia oscura e la costante cosmologica. Quest'ultima è attualmente il candidato più credibile a quel ruolo, ma non è il solo, come vedremo. (cap. IX, p. 196)

Bibliografia[modifica]

  • Corrado Lamberti, Capire l'universo. L'appassionante avventura della cosmologia, prefazione di Margheita Hack, Springer, Milano, 2011. ISBN 978-88-470-196-6

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