Distretto di Polizia

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Distretto di Polizia, serie televisiva italiana trasmessa dal 2000.

Stagione 3[modifica]

Episodio 15, Colpiti al cuore[modifica]

  • Però sono stanco... stanco. O forse sono troppo vecchio per veder morire un altro poliziotto. (Antonio Parmesan)
  • Io avevo paura, avevo paura, avevo voglia di smettere tutto, di chiudere gli occhi di... e cosa ho fatto? Ho fatto tutto il contrario... voglio dire non ho chiuso gli occhi, non mi sono nascosta, non ho neppure fatto finta di stare bene di essere coraggiosa, sono stata me stessa. E loro... loro mi hanno sempre capita, mi hanno protetta. Io non mi sono più sentita così al sicuro. Devi avere fiducia in loro, come loro ce l'hanno in te. (Giovanna Scalise a Giulia Corsi)
  • Cara Giulia, so già che certe cose non si possono perdonare a nessuno, però quando si tratta di puro amore dovremmo almeno avere le attenuanti. Io non passo un minuto senza pensare a te, senza vedere nei miei occhi il tuo viso, senza sentire la tua voce, senza provare dolore per non esserti lì vicino. Ma se penso a te, solo intensamente a te e penso che tu esisti allora posso resistere ancora in eterno ovunque pur di aspettarti, perché la mia vita senza la tua è sprecata, gira a vuoto e molto spesso le giornate le passo a sperare di vederle finire anzichè iniziare. (Paolo Libero, lettera)

Episodio 20, L'ostaggio[modifica]

  • O siamo in due o non siamo niente! (Paolo Libero)

Stagione 4[modifica]

Episodio 2, Senza via di fuga[modifica]

  • Le cose più belle sono le più difficili... (Giulia Corsi)

Episodio 13, A tutta velocità[modifica]

  • Scusa se sono in ritardo... scusa se sono sempre in ritardo con te. Però ti prometto che... insomma .. che cercherò sempre di starti dietro. Ti giuro che ti starò dietro, ti rincorrerò fino a prenderti. (Giulia Corsi)

Episodio 14, Nessuna pietà[modifica]

  • Un figlio non sottrae nulla. Aggiunge solo. (Paolo Libero)
  • Dove sei... dove sei... (Paolo Libero, ultime parole)

Stagione 5[modifica]

Episodio 1, L'angelo custode[modifica]

  • Che effetto fa morire? Me lo sono sempre domandata, non tanto quando sarei morta ma come. Una fine luminosa e rasserenante o un momento lento, doloroso, difficile. Beh alla fine è stato solo come tuffarsi in acqua e invece di risalire continuare a scendere dove l'acqua è sempre più fredda e buia, fino a sedersi sul fondo del mare e non pensare... (Giulia Corsi)
  • Cosa avrei voluto come regalo di compleanno? Un mese, una settimana, un giorno senza sangue, senza morti stupide e naturalmente anche quest'anno m'è andata male. (Giulia Corsi)

Episodio 18, I fantasmi del passato[modifica]

  • Gli altri giorni riesco anche a non pensarci, ti sembrerà assurdo mi basta stare in mezzo al traffico, guardare la gente che corre veloce, gli autobus pieni...per...per sentirmi meno sola. Poi però arriva la domenica e mi frega sempre: è incredibile! Sembra che l'abbiano messa lì apposta, un giorno in cui devi pensare per forza, anche se non vuoi! sarà perchè non si sente più un rumore...sai che faccio? Chiedo a Daniele e Sabina di farmi un cd con i numeri della città. Ah...lo sai? sono andati via! Adesso la casa è proprio vuota! Bentornata nella tua cella di isolamento Commissario Corsi! Forse si fermeranno qualche giorno, non me ne ero resa conto. Sai? stamattina mi sono sentita più leggera. E' un'altra cosa svegliarsi e sapere che non sei sola... è un'altra cosa! Prima o poi andranno via anche loro, ed è giusto cosi... perchè sabina ha la sua vita, la sua famiglia... Dio non ce la faccio Paolo! Non ce la faccio! E' un anno che mi ripeto: vai avanti, cammina , forza! Non ci riesco! Ogni volta che ci penso, che provo a farlo mi sento in colpa, perchè io sono viva e ho voglia di vivere e tu non ci sei più. (Giulia Corsi)

Stagione 6[modifica]

Episodio 8, All'ultima ora[modifica]

  • Mi piacerebbe che se fermasse il tempo per rimetterlo a letto ti giuro... tanto oggi che deve succedere sarà una giornata come n'altra qualcuno nascerà e qualcuno morirà... (Mauro Belli)

Episodio 9, Sfida mortale[modifica]

  • Ciao Ettore, lo so che ancora non puoi leggere, ma io questa lettera te la scrivo lo stesso. Io non sono il tuo vero padre, non abbiamo lo stesso sangue che ci unisce e non posso sapere se mi vorrai bene tanto quanto te ne voglio io. Però c'è una cosa che so e che voglio dirti.. Non c'è bisogno di un legame di sangue per volersi bene, Ettore. Non c'è tra me e Germana eppure ho scelto di passarci il resto della mia vita... non c'è con le persone con cui lavoro, però gli voglio bene come a dei fratelli... non c'è con Roberto, eppure Roberto è più di un fratello, è più di un amico, è uno che quando hai bisogno di lui c'è sempre... Io spero solo che nella vita tu trovi qualcuno come lui... un amico, un fratello, qualcuno con cui dividere tutto. Non ci sono solo legami di sangue, Ettore... l'amore non ne ha bisogno... (Mauro Belli, lettera)

Episodio 10, L'ultimo addio[modifica]

  • Caro Mauro, come posso raccontarti a chi non ti ha conosciuto? Forse potrei dire che eri uno schivo, ma potrei aggiungere che quel silenzio nascondeva un cuore grande. Potrei dire che a volte perdevi la pazienza e facevi di testa tua, ma proprio per questo eri un poliziotto vero e la gente si fidava di te. Potrei dire che qualcuno ti accusava di non pensare prima di agire. Ma allora dovrei aggiungere che azzeccavi sempre la cosa giusta. Ci hai lasciato un vuoto enorme forse perchè tu stesso ci hai dato una risposta alla nostra sofferenza. Proveremo a prendere un po' del tuo carattere schivo, un pò della tua forza, un po' del tuo intuito, un pò del tuo cuore. Cercheremo di assomigliarti, perchè cosi Mauro ti avremo sempre con noi e il tuo sacrificio non sarà stato vano. (Ugo Lombardi, lettera)

Stagione 8[modifica]

Episodio 1, Il tempo che ci resta[modifica]

  • Ho detto butta la pistola!!! Buttala! (Irene Valli, ultime parole)

Stagione 11[modifica]

Episodio 3, Divisi in due (prima parte)[modifica]

  • Vuoi sapere una cosa, lo sai che adesso me devi ammazzà per forza. Ce le hai le palle per sparà? Allora??!! (Luca Benvenuto, ultime parole)
  • Cara Anna, sto per lasciare il Distretto e non riesco a non pensare a te, a noi, a quegli anni… Quando si lascia qualcosa, o qualcuno, si è sempre tristi, perchè si sa che non tornerà mai più, ma io non sono triste, anche se me ne sto andando, perchè ho scoperto che non me ne vado affatto, o meglio, è il Distretto che se ne viene con me. Barbara, Ugo, Pietro e tutti gli altri, che erano e sono lì, non diventeranno dei ricordi. Hanno cambiato la mia vita e continueranno a cambiarla. Chissà dove andremo insieme, e forse anche io per loro sono così, dentro le loro vite, dentro di loro. Non me ne vado affatto, li sto accompagnando. Con affetto, Luca (Luca Benvenuto, lettera)

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