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Ditirambo

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Citazioni sul ditirambo.

Citazioni

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  • È noto quale grandissima solennità fosse per gli Ateniesi la pubblica esecuzione del ditirambo nelle feste Dionisiache; è notissimo che le dieci tribù concorrevano al premio proposto dallo Stato, ciascuna con un coro, le cui spese erano sostenute dal corego e con un ditirambo composto dal poeta, che era anche il corodidascalo. Il corego vittorioso riceveva un tripode, che, a sue spese, era innalzato o nelle vicinanze del teatro di Dioniso, o nella strada detta appunto dei Tripodi; e spesso per accogliere questi monumenti votivi eran costruiti speciali tempietti. (Giulio Emanuele Rizzo)
  • Che cosa fosse realmente il Ditirambo, sia nella sua forma metrica sia nel suo contenuto, al tempo nel quale da esso si venne svolgendo la tragedia noi non sappiamo, ché nessun esempio ce n'è pervenuto.
    Abbiamo bensì, scoperta recente e per più rispetti interessantissima, i ditirambi di Bacchilide, che un lacero papiro ritrovato presso una mummia egiziana, da venti e più secoli rinchiusa nell'oscuro suo sarcofago, riportò, pochi anni or sono, alla luce del sole e alla ammirazione dei dotti e di quanti apprezzano le grazie schiette ed ingenue della poesia greca.
    Questi ditirambi contengono tutti il racconto in forma lirica, or più or meno svolto e particolareggiato, di qualche mito o di leggende eroiche, cantato dall'intero coro.
  • Da questi cori ditirambici nacque, secondo l'affermazione esplicita di Aristotile e di altri antichi scrittori, il drama e più precisamente la tragedia. Ma in qual modo ciò sia propriamente avvenuto non ci è detto, e noi dobbiamo imaginarlo, congetturando su le poche e non sempre chiare notizie e sulle brevi dichiarazioni che ce ne lasciarono gli antichi grammatici e commentatori.
  • Il ditirambo era cantato a voce spiegata tutto intero sia dal coro sia dal capo-coro, ed era componimento esclusivamente e del tutto lirico. Ma il giorno in cui un poeta di genio, nella seconda metà del secolo sesto a. G. C. ottenne in Atene di poter rappresentare una forma di ditirambo alquanto diversa da quella usuale, facendo che il capo-coro rappresentasse, assecondato da' suoi coristi, un personaggio imaginario, e aggiungendo ad esso un attore, che ne rappresentasse un altro e potesse sostenere direttamente il dialogo con questo, o con tutto intero il coro, quel giorno il drama era nato.

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