Domenico Paladino
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Domenico Paladino, meglio noto come Mimmo (1948 – vivente), artista, pittore, scultore e incisore italiano.
Citazioni di Domenico Paladino
[modifica]- Non mi interessa la verosimiglianza. Sono convinto che il quadro più realista non è mai reale. Anche la fotografia non ha nulla di realistico: il procedimento può essere meccanico, mentre la resa è sempre inattesa. La vera arte si dà sempre come fantasia, rielaborazione, processo. Infine, trasfigurazione simbolica. Ogni ritratto è, prima di ogni cosa, un atto di affetto, di amicizia, di amore verso qualcuno e anche una forma di idealizzazione.[1]
- Sono convinto che mai come oggi, pur vivendo in contesti sempre più dilatati, nei quali i contatti sono velocissimi, per resistere non dobbiamo mai abbandonare le nostre radici. Per diventare internazionali, dobbiamo appartenere a un Paese. Quel Paese, per me, è il Mediterraneo, che è sterminato patrimonio di culture e di visioni.[1]
- Sono cresciuto nell'alveo delle avanguardie. Per me avanguardia non è un'etichetta o una griffe. Ma è l'essenza della mia ricerca: rinvia alla mia necessità di scoprire ogni giorno forme che prima non conoscevo. Questa esigenza convive con il mio bisogno di non separarmi mai dalla civiltà contadina da cui provengo, che ha in sé bellezza, sapienza.[1]
Il segno Paladino
Intervista di Lillo Gullo, Alto Adige, 26 agosto 1992.
- [Che posto occupa il disegno nella sua produzione artistica?] Un ruolo centrale. In realtà, io considero il disegno assolutamente non inferiore né meno progettuale rispetto alle opere cosiddette importanti. Operare sulla carta ha qualcosa che richiama un po' il lavoro dello scrittore. Confesso che sono molto attratto dall'atteggiamento dello scrivere perché consente di lasciare delle tracce veloci, o lentissime, labili come un leggero foglio di carta che finisce così con il rimanere impregnato di una poesia più intima, di un'energia più concentrata.
- Personalmente ritengo che la figura non sia mai scomparsa dalle intenzioni di un artista, anche quando ha operato nell'ambito cosiddetto astraatto. Detto questo, debbo aggiungere che nel mio lavoro sento del tutta estranea la distinzione tra figura e non figura. Io mi limito semplicemente a tracciare dei segni, i miei segni.
- Io credo che l'arte viaggi sempre in un'unica direzione, anche se a volte così non appare, perché posono esserci, per così dire, delle "necessità" della storia che ne condizionano il corso... [Se è così, qual è la direzione?] E chi lo sa?. E proprio questo il mistero dell'arte, quel mistero che ci sostiene quotidianamente quando tentiamo di decifrare noi stessi, ciò che ci circonda e il perché di tutto quanto...
Note
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