Enzo Maiorca
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Enzo Maiorca (1931 – 2016), apneista italiano.
- A nord di Siracusa pagammo il prezzo all'industrializzazione del petrolchimico, creando generazioni di "spostati", contadini e pescatori entrati in fabbrica, sradicati dal loro ambitoe dalle loro idee. Allora, negli anni Cinquanta, ci sembrava un giusto prezzo per uscire dalla miseria. E così questo mare lo abbiamo visto di tutti i colori: rosso, grigio e con le mèches. Ci consolava sapere che rimaneva salva la costa di levante e quella a sud. Non è cosi, niente è più al riparo dalla voracità.[1]
- Mi ero immerso in una secca poco lontana dal capo che protendendosi verso il mare aperto chiude a sud la baia di Siracusa. Quella mattina mi accadde di arpionare una cernia. Una cernia robusta, combattiva. Si scatenò sul fondo una vera e propria lotta titanica fra la cernia che pretendeva di salvare la sua vita e me che pretendevo di togliergliela. La cernia era incastrata in una cavità fra due pareti; cercando di rendermi conto della sua posizione passai la mano destra lungo il suo ventre. Il suo cuore pulsava terrorizzato, impazzito dalla paura. E con quel pulsare di sangue ho capito che stavo uccidendo un essere vivente. Da allora il mio fucile subacqueo giace come un relitto, un reperto archeologico impolverato nella cantina di casa mia. Era il 1967.[2]
Note
[modifica]- ↑ Citato in Fabio Lo Verso, Il mare colore veleno, Fazi Editore, Roma, 2023, pp. XIII-XIV. ISBN 979-12-5967-460-9
- ↑ Citato in Lorenzo Guadagnucci, Restiamo animali, Terre di mezzo, Milano, 2012, p. 72. ISBN 978-88-6189-224-8
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