Enzo Siciliano

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Da sinistra, Enzo Siciliano, Livio Garzanti e Luigi Silori

Enzo Siciliano (1934 – 2006), scrittore e critico letterario italiano.

Citazioni di Enzo Siciliano[modifica]

  • Fitzgerald, invece[1], amò il mondo, della vita volle assaporare l'inafferrabile spuma: correndo tutti i rischi dell'ambiguità, desiderò coglierne gli iridati colori, quelli che il sole fa fiorire in cento stille d'acqua sparse. Ma il suo non fu – e non poteva per la profonda coscienza poetica che ebbe – un canto d'estasi: fu il canto della perpetua sconfitta. Anche in lui l'individuo restava straziato da un'impossibilità di vivere profonda, e i miraggi dell'esistenza scoprivano a ogni passo il loro falotico e funebre aspetto.[2]
  • [Su Pier Paolo Pasolini] Avevo un amico poeta. Amava scrivere versi disponendoli in forma di rosa. Fu ucciso di notte in una vigna.[3]
  • [Su Leonardo Sciascia] Di questa realtà, Leonardo Sciascia, dopo Verga, dopo Pirandello, dopo Brancati, dopo Tomasi di Lampedusa, è stato l'interprete più acuto, più sensibile, più spassionato: ne è stato l'interlocutore ferito, umiliato, anche stranamente, inconfessatamente correo. Vediamo in quale modo. Sciascia è anzitutto un narratore, e come tale è posseduto da stupore nei confronti della materia che lo ispira – la Sicilia, la "sicilitudine". Si è detto che egli fosse un moralista. Ma il moralista non secerne dubbi, non si mescola ai peccati che condanna, non li rappresenterebbe mai in quella sostanza personalissima, ambigua e trasparente che è il linguaggio. Li denuncerebbe. Il moralista manca d'ombra, grande o piccola che sia. Lo stupore di chi narra, e di Sciascia in specie, è di chi non si sottrae alla cattura della pietà e dell'ironia, del dolore e del sorriso.[4]
  • Scrivere è un artigianato che non conosce maestri, se non in modo imponderabile.[5]

Note[modifica]

  1. Il confronto è con Hemingway.
  2. Dalla prefazione a John Dos Passos, Nuova York, traduzione di Alessandra Scalero, prefazione di Enzo Siciliano, illustrazioni originali di Jean-Pierre Meuer, Orpheus Libri, Ginevra, 1972, p. VIII.
  3. Da La principessa e l'antiquario, Rizzoli, Milano, 1980.
  4. Da Enzo Siciliano le storie della condizione umana, Corriere della Sera, 21 novembre 1989.
  5. Da Qualche agnostico fra tanti scettici, la Repubblica, 22 luglio 1989.

Filmografia[modifica]

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