Eugenia Roccella

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Eugenia Roccella nel 2013

Eugenia Maria Roccella (1953 – vivente), giornalista e politica italiana.

Citazioni di Eugenia Roccella[modifica]

  • Il femminicidio, su cui sono stati offerti anche in quest'Aula dati spaventosi, è la punta dell'iceberg di una situazione più ampia di violenza contro le donne che si fonda sulla relazione di potere uomo-donna, quella che un Papa, non una femminista, cioè Benedetto XVI, ha definito la perversione del dominio di un sesso sull'altro.[1]
  • Le donne, spesso, vengono viste e dipinte come vittime e lo sono, ovviamente, sono vittime della violenza maschile, ma le donne sono forti, sono in grado di ribellarsi, insomma non sono vittime predestinate, devono, quindi, far emergere la propria forza, esprimerla, e il compito della politica e della società in generale è non farle sentire sole in questa ricerca di libertà.[1]
  • Per battere la logica del dominio di un sesso sull'altro bisogna rispettare e valorizzare la differenza sessuale, che è la differenza che struttura il gruppo umano, la comunità umana. La differenza, nella storia, è stata usata come strumento di oppressione, discriminazione, subalternità, oppure è stata ignorata, costretta dentro gli schemi maschili di una società costruita sui tempi e gli spazi maschili.[1]
  • La differenza sessuale è iscritta nel corpo e bisogna garantire l'inviolabilità e la libertà dei corpi femminili. Oggi, abbiamo vecchie forme di potere patriarcale, di discriminazione e prevaricazione che si sovrappongono a forme nuove, più subdole e insidiose, a nuovi dispositivi di potere, come la frantumazione del corpo materno, la sua immissione sul mercato o la difficoltà a nominarsi come donne, e abbiamo visto che turbine di accuse si è scatenato contro una scrittrice famosa, come la Rowling, per aver affermato semplicemente questo, che non rinunciava a nominarsi come donna, alla parola donna, invece che altre definizioni come persona con l'utero.[1]
  • Questo Governo, che non a caso è presieduto da una donna, si impegnerà a fondo contro la violenza sulle donne.[1]
  • [Sull'omicidio di Giulia Cecchettin] Quello che non avremmo mai voluto è accaduto. Ancora una volta. È stato trovato il corpo di una ragazza ed è quello di Giulia. Giovanissima lei, giovanissimo il suo aggressore, terribili le violenze che il video di una telecamera di sorveglianza ha già consentito di constatare. La nostra risposta non è solo lo strazio, indicibile, per una catena di morte alla quale ogni volta si aggiunge un orrore in più. La nostra risposta è un’azione decisa. Per la prossima settimana è calendarizzato al Senato l’esame del disegno di legge del governo per il rafforzamento e la velocizzazione delle misure preventive e cautelari, già approvato all’unanimità dalla Camera, che speriamo diventi in pochi giorni definitivamente legge dello Stato.[2]

Adelaide Aglietta[modifica]

  • Adelaide aveva un naturale understatement estetico, una sobrietà contraddetta dallo sguardo scuro e intenso, da un aspetto da Anna Magnani dei quartieri alti. Il volto affilato sembrava esprimere un'interiore sofferenza, una passionalità appena trattenuta.
  • Si trovò subito in prima linea nelle campagne per il divorzio e l'aborto, diventando segretaria regionale [del Partito Radicale], più che altro perché, come candidamente ammetteva anche lei, non dovendo lavorare aveva molto tempo libero. Ignorava quasi tutto della politica e dei suoi trucchi, ma scoprì in fretta lo straordinario tempismo radicale, la capacità di sfruttare gli interstizi della comunicazione mediatica e degli appuntamenti politici.
  • [...] niente è stato più lontano da lei della voglia di protagonismo, dell'ambizione di apparire, frequentare, occupare la scena. Fino alla fine le è rimasto appiccicato addosso qualcosa di schivo, un velo di riservatezza con cui ha vissuto ogni privata trasgressione – per esempio il lungo legame con Giovanni Negri, di molti anni più giovane di lei – e anche la responsabilità dei suoi ruoli, sempre giocati con una punta di timidezza, anche se sgridava, litigava, comandava.
  • La tenacia, e una certa rigidità di modi, si alternava alla lacrima facile (difetto che non era ancora diventato virtù, in politica, e per cui gli amici talvolta la prendevano bonariamente in giro).
  • L'ultima battaglia di Adelaide è quella contro il tumore al seno. Anche questa è vissuta con sobrietà e con coraggio, come una delle tante lotte politiche combattute a fianco degli amici di sempre. È, però, una lotta perdente: Adelaide muore il 20 maggio 2000, a Roma.
  • Neanche la sua esperienza ci dice fino in fondo se un destino femminile si può davvero conciliare con la politica così come la cultura maschile l'ha costruita, o se per viverla da protagoniste non sia necessario operare tagli troppo costosi, interpretare ruoli in cui resta, da qualche parte, un inconfessato disagio.

Citazioni su Eugenia Roccella[modifica]

  • Ringrazio l'impegno del Governo Meloni, del Ministro Roccella, di tutte quelle donne che, in questi anni, hanno dimostrato, con la loro vita e con i loro fatti, che c'è una possibilità di emanciparsi, senza bisogno, però, di ergere femminismi inutili. (Chiara Colosimo)

Bibliografia[modifica]

  • Eugenia Roccella, Aglietta Adelaide, in AA.VV., Italiane. Dagli anni Cinquanta ad oggi (1951-2011), www.150anni.it

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