Félix Houphouët-Boigny

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Houphouët-Boigny

Félix Houphouët-Boigny (1905 - 1993), politico ivoriano.

Citazioni[modifica]

  • [Rivolto a Kwame Nkrumah] La vostra esperienza è molto seducente. [...] Ma a causa dei rapporti umani che uniscono i francesi e gli africani, e tenendo in mente l'imperativo del secolo, l'interdipendenza dei popoli, abbiamo concluso che sarebbe forse più interessante tentare una esperienza diversa dalla vostra, ed unica nel suo genere, quella di una comunità franco-africana basata sull'uguaglianza e la fraternità. (7 aprile 1957)
Votre expérience est fort séduisante. [...] Mais en raison des rapports humains qu’entretiennent entre eux Français et Africains et compte tenu de l’impératif du siècle, l’interdépendance des peuples, nous avons estimé qu’il était peut-être plus intéressant de tenter une expérience différente de la vôtre et unique en son genre, celle d’une communauté franco-africaine à base d’égalité et de fraternité.[1]
  • Concordo con Sékou Touré nel riconoscere con lui il mio crimine: quello d'averlo reso quel che è. (1966)
Je suis d’accord avec Sékou Touré pour reconnaître avec lui mon crime : celui de l’avoir fait ce qu’il est.[2]
  • I problemi della discriminazione razziale, per quanto dolorosi, tristi, ripugnanti per la nostra dignità di neri, non devono essere regolati, a parer nostro, con la forza. (1970)
Les problèmes de la discrimination raciale, si douloureux, si affligeants, si révoltants qu’ils soient pour notre dignité de Nègres, ne doivent pas se régler, à notre avis, par la force.[3]
  • La gente si stupisce che amo l'oro. È perché ci sono nato dentro. (1983)
Les gens s’étonnent que j’aime l’or. C’est parce que je suis né dedans.[4]

Citazioni su Félix Houphouët-Boigny[modifica]

  • Houphouët ha inferto duri colpi alle forze progressiste dell'Africa e nelle rivoluzioni ha svolto un ruolo più dannoso di molti altri famosi (o per meglio dire famigerati) nomi africani. L'annientamento delle forze progressiste di sinistra nell'ex Africa francese è soprattutto merito suo. Il presidente della Costa d'Avorio è un ideologo africano, organizzatori e promotore del neocolonialismo francese. (Ryszard Kapuściński)
  • In Africa sono noti il lusso e il fasto di cui si circonda Houphouët-Boigny. Oltre a varie residenze in Costa d'Avorio, possiede una villa nei dintorni di Parigi e un palazzo in Svizzera acquistato per la figlia di dieci anni iscritta a una scuola di quel paese. (Ryszard Kapuściński)
  • Nonostante egli si rendesse interprete dell'ansia di indipendenza del suo popolo, la temeva se raggiunta in modo "improvviso ed assoluto". Il paese, a suo parere, sarebbe finito nel caos. Così quando nel 1960, la Costa d'Avorio ricevette la sua libertà dalla Francia, egli recise sì alcuni dei legami con Parigi, ma ebbe la capacità di mantenere aperti i canali di contatto più vitali. Invece di puntare tutto sulla nazionalizzazione egli volle credere all'iniziativa privata. Come risultato di questo, la Costa d'Avorio divenne lo stato più prospero dell'Africa Occidentale, con una crescita di prodotto nazionale lordo dell'8% su base annua ed un reddito pro capite quattro volte maggiore di quello del Ghana e dieci volte maggiore di quello della Guinea marxista. (Richard Nixon)

Note[modifica]

  1. Citato in Pierre Nandjui, Houphouët-Boigny : l'homme de la France en Afrique, Paris, éditions L'Harmattan, 1995, p. 167, ISBN 2-738-43090-2
  2. Citato in Pierre Nandjui, Houphouët-Boigny : l'homme de la France en Afrique, Paris, éditions L'Harmattan, 1995, p. 162, ISBN 2-738-43090-2
  3. Citato in Pierre Nandjui, Houphouët-Boigny : l'homme de la France en Afrique, Paris, éditions L'Harmattan, 1995, p. 204, ISBN 2-738-43090-2
  4. Citato in Bernard Nantet, Félix Houphouët-Boigny, in Encyclopédie Universalis, 1999

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