Fanny Ardant
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Fanny Marguerite Judith Ardant (1949 – vivente), attrice e regista francese.
Citazioni di Fanny Ardant
[modifica]- Amo essere sorpresa con parti che non ho ancora recitato. Il mio grande lusso è sempre essere stata libera, le parti che amavo mi hanno resa felice.[1]
- È strano ma tu conosci bene una persona solo dopo averci girato un film. Il cinema tira fuori l’essenza pura di quel che hai nel cuore.[2]
Paola Casella, iodonna.it, 29 luglio 2019.
- Ettore Scola era un saggio, mi ha dato grandi lezioni di vita. Antonioni era raffinatissimo, cerebrale. Mastroianni aveva una dolcezza commovente. Vittorio Gassman un’anima grande, ma tormentata: sul set di La famiglia soffriva già di depressione.
- L’amore può farci perdere la ragione. Ci diamo un gran da fare per comportarci come animali sociali, è tutto un conformarsi alla società, alla famiglia, alla patria. Ma quando uno è innamorato pazzo non ha né il desiderio né l’energia di obbedire alla legge, non gliene importa più niente. L’amore è come una delle idee pure di Platone, ci si avvicina o ci si allontana, ma è sempre lì, a un passo da noi. E quando non è presente nella nostra vita l’arte prende il posto che l’amore ha lasciato vuoto.
- La cosa bella della vita è che ha un inizio, un centro e una fine. Da quando si è adolescenti ci si rende conto che ad un certo punto la recita finirà. Ma finché non è detta l’ultima parola si deve vivere intensamente. E prepararsi a chiudere in bellezza, come a teatro.
- [Su François Truffaut] Un uomo che narra una storia come quella di La signora della porta accanto è per me un’anima gemella. François pensava che si possa morire d’amore e ha voluto dirigere un film moderno sulla passione, perché la gente ritiene che sia roba da letteratura classica: Tolstoj, Stendhal, Balzac. Ma lui diceva: basta aprire il giornale e leggere la cronaca nera, tanta gente ancora oggi muore per passione. Molti lo trovano ridicolo, ma io credo che ci siano due tipi di morti: quella di Anna Karenina, che si getta sotto un treno, e quella dell’anima, in cui fisicamente sopravvivi ma muori dentro. E quando vengo a sapere che qualcuno soffre per una pena d’amore non prendo mai la cosa alla leggera. Che sia adolescente, giovane o vecchio, lo ascolto.
Note
[modifica]- ↑ Dall'intervista di Alessandra De Tommasi, Festa del cinema di Roma 2019: intervista a Fanny Ardant, vogue.it, 23 ottobre 2019.
- ↑ Dall'intervista di Arianna Finos, Fanny Ardant, la signora delle passioni. "Gli uomini che si guardavano troppo allo specchio li ho tutti dimenticati", repubblica.it, 13 febbraio 2021.
Filmografia
[modifica]- La famiglia (1987)
- Sabrina (1995)
- La cena (1998)
- 8 donne e un mistero (2002)
- Il divo (2008)
- La grande bellezza (2013)
Voci correlate
[modifica]Altri progetti
[modifica]- Wikipedia contiene una voce riguardante Fanny Ardant
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