Felice Gimondi
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Felice Gimondi (1942 – 2019), ciclista su strada, pistard e dirigente sportivo italiano.
Citazioni di Felice Gimondi
[modifica]- Io ho avuto la sfortuna di trovare sulla mia strada Merckx.[1]
- Nella vita puoi essere utile anche arrivando secondo o quinto... purché tu ce la metta tutta.[2]
Intervista di Pier Augusto Stagi, linkiesta.it, 29 settenbre 2012.
- [Su Eddy Merckx] Dal '65 al '67 ero stato io il Cannibale, poi arrivò la cronometro del Giro di Catalogna: persi per 33" e mi crollò il mondo addosso. Due anni ci impiegai a farmene una ragione. Poi compresi perché aveva vinto: era il più forte. Troppo più forte.
- La predisposizione alla fatica è stata fondamentale nel farmi diventare corridore: sempre meglio che lavorare in miniera, o fare il muratore.
- [Su Eddy Merckx] Un mostro della natura. Forte, fortissimo, assolutamente fuori dalla portata di chiunque. Eppure, nonostante lui e forse grazie a lui, sono diventato Felice Gimondi.
- Ricordo perfettamente un giorno che c'era un corridore olandese, Van der Vleuten, il quale aveva in fuga due compagni di squadra. Noi dietro tiravamo a tutta e lui si metteva in mezzo per rompere i cambi: faceva in poche parole il suo lavoro. L'ho invitato un paio di volte a farsi da parte, ma lui niente. Alla terza, quando mi è capitato a tiro, gli ho dato una strattonata e l'ho fatto finire in un fosso. La mattina seguente, quando mi sono reso conto di essere stato estremamente cattivo e ingiusto, sono andato a cercarlo per chiedergli scusa. Appena mi ha visto, mi è venuto incontro lui porgendomi un fiore: mi ha dato una lezione.
Citazioni su Felice Gimondi
[modifica]- Ancora più solo di prima, | c'è già il Cannibale in cima, | e io, che devo volare a prenderlo. (Enrico Ruggeri)
- Come sono Felice Gimondi. Lo so che non è facile nella vita scoprire che c'è anche Eddy Merckx, ho quasi paura. (Elio e le Storie Tese)
- Era la tenacia, Gimondi. L'ostinazione, la cocciutaggine, che dicono tipica dei bergamaschi, la dignità, anche. (Gianni Mura)
- Gimondi, il bergamasco all'estero, spaesato come un cameriere pugliese a Zurigo o un metallurgico veneto in Germania. (Gino e Michele)
- Ha vinto tutto, nonostante ci fosse quello là, Eddy Merckx, che ha vinto tutto e anche più. (Pier Augusto Stagi)
- Ho avuto una grande fortuna: aver conosciuto Felice Gimondi. Aver guadagnato la sua stima, amicizia e fiducia. E questo mi basta. È stato il mio campione, il primo eroe a pedali che ho seguito con trepidante passione. L'uomo senza macchia e senza paura che lottava contro l'Invincibile Eddy Merckx. Non mi piaceva vincere facile, ma con Felice si vinceva, eccome se si vinceva. E di soddisfazioni ce ne siamo tolte tante. Uso il plurale perché i campioni e i tifosi sono un'unica cosa. Pedalano assieme, sognano assieme e i tifosi di Felice erano un'unica cosa: una famiglia, una religione, una fede. (Pier Augusto Stagi)
- Gimondi è stato un corridore concreto, saggio, parsimonioso, e oggi continua ad esserlo.
- Nella vita Gimondi ha imparato subito ad aspettare, anche se il suo dialogo con la vittoria è stato precoce.
- Tifavo per tutti ma sapevo che con Gimondi potevo andare sul sicuro, perché non tradiva mai.
Note
[modifica]- ↑ Citato in Adriano De Zan, Gentili signore e signori buongiorno: cinquant'anni di ciclismo, Baldini & Castoldi, Milano 1999. ISBN 88-8089-448-X
- ↑ Da Sfide, Rai Tre, 10 dicembre 2012.
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