Fenrir

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Fenrir, legato con Gleipnir

Fenrir, lupo gigantesco della mitologia norenna.

Citazioni di Fenrir[modifica]

  • Io non ho paura di niente. [...] Credo che siate voi, creaturine, ad aver paura di me. (Neil Gaiman)
  • Mi pare con questo nastro, che non ne trarrò nessuna fama anche se faccio a pezzi un laccio così sottile. Ma se esso è fatto con arte e inganno, sebbene paia banale, allora questo nastro non verrà posto sulle mie zampe. (Snorri Sturluson)
  • Se voi mi legate così che io non riesco a liberarmi, vi sarete fatti gioco di me e si farà tardi prima che io possa avere aiuto da voi. Sono restio di farmi mettere addosso questo nastro. Ma piuttosto che voi mi rimproveriate di non aver coraggio, uno di voi metta la sua mano nella mia bocca in garanzia che questo è fatto senza inganno. (Snorri Sturluson)
  • Sleale Odino! [...] Se tu non mi avessi mentito, sarei stato amico degli dèi. Ma la paura ti ha rovinato. Io ti ucciderò, Padre degli Dèi. Aspetterò fino alla fine di tutte le cose, e poi mangerò il sole e mangerò la luna. Ma la mia gioia più grande sarà uccidere te. (Neil Gaiman)

Citazioni su Fenrir[modifica]

  • – Fenrir, il gigantesco lupo, non poteva essere catturato con i mezzi conosciuti dall'uomo. Allora gli elfi forgiarono una catena fatta con nessun metallo. Nulla fatto dall'uomo potrebbe incatenare Fenrir. La forgiarono con cose che non si possono vedere, cose che non si possono sentire, come il respiro di un pesce, il rumore che fanno le zampe di un gatto.
    – Le radici di una montagna. (Vikings)
  • Il gigantesco lupo Fenrir è diventato tanto grande che, quando spalanca le fauci, il suo muso sposta le stelle e il mento si trascina sulla terra. Si è liberato dalla catena degli gnomi ed è fuggito dalla prigione sull'isola di Lyngvi e presto il figlio di Loki divorerà Odino, padre di tutti gli dei e gli uomini, prima di venire ucciso dal figlio di Odino, il silenzioso dio Vidharr. Ursula vuole distogliere lo sguardo, vuole girarsi e tornare di corsa nella fortezza, ma non riesce a staccare gli occhi da Fenrir che riempie tutto il cielo lacerato. Ha denti come montagne e la sua sagoma irsuta impedisce il diffondersi della luce del sole. Dalle sue fauci gocciolano fiumi fumanti che bruciano il mondo. (Caitlín R. Kiernan)
  • Il lupo, gigante Fenrir, romperà le sue catene invisibili. [...] Odino uscirà cavalcando dai cancelli del Valhalla per combattere un ultima battaglia contro il lupo. [...] E, alla fine, Fenrir ingoierà il sole. (Vikings)
  • Il lupo ringhiò, e dalla sua bocca scese tanta saliva da formare un fiume. A non sapere che era un lupo, si sarebbe potuta credere una piccola montagna, con un fiume che sgorgava da una caverna. (Neil Gaiman)

Snorri Sturluson[modifica]

  • Allora parlò Gangleri: «[...] Ma perché gli Asi non uccisero il lupo dal quale non devono aspettarsi che male?»
    Hár rispose: «Così tanto gli dèi consideravano i loro templi e luoghi sacri che non vollero contaminarli con il sangue del lupo, sebbene le profezie dicano che esso sarà causa di morte per Odino».
  • Il lupo Fenrir avanzerà con la bocca spalancata, la mascella superiore contro il cielo e quella inferiore contro la terra; esso la spalancherebbe di più se ci fosse spazio. Fuochi divamperanno dai suoi occhi e dalle sue narici. Il serpe di Miðgarðr soffierà tanto veleno che schizzerà tutta l'aria e l'acqua, e sarà davvero spaventoso, e starà a fianco del lupo.
  • Quando gli Asi lusingarono il lupo Fenrir per mettergli addosso la catena magica Gleipnir, esso non si fidò di loro, che lo avrebbero liberato, finché non gli misero in bocca come pegno la mano di Týr. Ma quando gli Asi non vollero scioglierlo, allora esso staccò la mano con un morso nel punto che ora è detto "giuntura del lupo", ed egli è monco e non è detto rappacificatore degli uomini.

Voci correlate[modifica]

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