Fiat

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La sede della Fiat a Mirafiori, Torino

Citazioni sulla FIAT, acronimo di Fabbrica Italiana Automobili Torino.

Citazioni[modifica]

  • Che cosa produce la Fiat? Perché si possono anche intensificare i ritmi di produzione perché c'è la competizione internazionale, però è difficile immaginare che la Fiat, che non ha investito un euro negli ultimi trent'anni in innovazione di processo e di prodotto... che un automobile così mediocre, come quella prodotta dalla Fiat possa guadagnare nuovi mercati [...] è difficile compararla a prodotti francesi, tedeschi o giapponesi, su cui ci sono stati investimenti in termini di innovazione tecnologica e di qualità, diciamo così, del prodotto, che non hanno minimamente possibilità di essere comparati. (Nichi Vendola)

Sergio Chiamparino[modifica]

Citazioni in ordine temporale.

  • Torino può diventare effettivamente un'area produttiva dove al lavoro di fabbricazione si sostituisce in parte il lavoro di ideazione, di progettazione, di coordinamento.
  • La Fiat continua ad annunciare le decisioni che prende a cose fatte.
  • Da almeno dieci anni a questa parte, ma forse anche prima, la Fiat ha avuto un rapporto con la città del tipo usa e getta. [...] Non c'è mai stata, da molti anni, l'idea che la città e il territorio possano essere un'opportunità su cui investire.
  • I problemi sono due: il primo riguarda la città, non solo il collegio elettorale o il quartiere di Mirafiori, ed è quello di essere sempre meno dipendente dalla Fiat. Il secondo coinvolge l'azienda e la sua capacità di trasformare gradualmente, cioè senza drastici ridimensionamenti occupazionali, la sua struttura per puntare verso produzioni che abbiano un alto valore economico aggiunto.
  • La Fiat è una risorsa indispensabile e al tempo stesso anche un elemento di freno oggettivo. [...] Liberarsi della Fiat agendo insieme con la Fiat. Questo è [...] il passaggio che dobbiamo affrontare: costruire un assetto economico e produttivo non più dipendente dalla Fiat attraverso il ruolo positivo della stessa Fiat.
  • In Fiat ci sono amministratori e manager che sono impegnati in prima fila per tentare di contenere la drammatica emorragia economico-finanziaria, e conseguentemente anche occupazionale, ma c'è anche una parte di dirigenza che pensa che il primo problema sia dismettere il più presto possibile l'auto e quindi cerca la strada che permetta al momento giusto di passare ad altro.
  • Tra Torino e la Fiat c'è un rapporto più che secolare basato sulla convinzione reciproca che la città ha bisogno della Fiat così come l'azienda ha bisogno di Torino.
  • [Sull'accordo sullo stabilimento FIAT di Mirafiori] Voi predicatori della sinistra che parlate tanto di ricatto di Marchionne, ma io e te abbiamo un’età e ci ricordiamo molti passaggi. Per esempio gli accordi del ’92-’93 a colpi di biglie e carciofi, con Trentin contestato che firma l’accordo e si dimette. Io, con Treu e Tarantini la svolta l’avrei fatta molto prima, nell’84, ai tempi della scala mobile. Invece i duri si opponevano a ogni cambiamento delle relazioni industriali. Se si fosse cambiato prima le cose sarebbero andate meglio e l’Italia sarebbe più vicina alla Germania che alla Grecia. Oggi di nuovo i duri della Fiom, per calcolo politico, si oppongono ai cambiamenti, ripetono gli stessi errori.
  • La città sa che Marchionne è stato l’uomo che ha salvato il Gruppo Fiat e che, insieme agli enti locali, ha impedito la chiusura di Mirafiori.

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