Filippo Melantone
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Nome grecizzato di Philipp Schwarzerd (1497 – 1560), teologo tedesco.
Citazioni di Filippo Melantone
[modifica]- Pur ammettendo che la beata Maria preghi per la Chiesa, è forse lei che riceve le anime nell'ora della morte? È forse lei che trionfa sulla morte? È lei che vivifica? Che cosa fa il Cristo, se è la beata Maria ad occuparsi di tutto questo? Benché meriti, in sommo grado, i più grandi onori, ella non vuole essere uguale a Cristo; al contrario ella vuole che noi consideriamo i suoi esempi e che ci atteniamo fermamente ad essi. (dalla Apologia della Confessione di Augusta, 21)
- La Chiesa è la congregazione dei Santi, in cui il Vangelo è rettamente insegnato e i sacramenti correttamente amministrati. Sebbene la Chiesa sia l'insieme dei Santi e dei veri credenti, poiché in questa vita vi sono strettamente mescolati ipocriti e peccatori, resta comunque valevole il sacramento amministrato da tali persone [...] Sia i sacramenti, sia la Parola hanno effetto a motivo della loro istituzione da parte di Cristo a prescindere dal loro venire amministrati da uomini indegni. (dalla Confessione augustana, art. 7 – 8, 1530)
- L'esperienza dimostra che questo nostro ammonimento sull'utilità dell'astrologia non è fuori luogo: essa non viene a stabilire una necessità fatale, ma piuttosto contribuisce a esortarci a una vigile condotta morale, affinché con la ragione guidiamo le nostre inclinazioni e, riconosciuta la nostra originaria infermità, domandiamo più ardentemente l'aiuto divino.[1]
Citazioni su Filippo Melantone
[modifica]- Aveva fatto eccellenti studi a Pforzheim ed Heidelberg, ed era venuto in fama di distinto letterato, pubblicando una grammatica greca (1513) ed alcuni commenti sui classici e sulla filosofia d'Aristotile. Di carattere affettuoso e di puri costumi, egli era assai più calmo e più prudente di Lutero, ma non aveva né la sua fantasia, né il suo vigore. I di lui sentimenti non erano d'altronde né molto retti, né ben chiari. (Johann Baptist Alzog)
- Melantone esprime formalmente il desiderio di veder tolte dal mondo le opere di Platone. Per compiere alla lettera la parola della Scrittura: «Tu mangerai il tuo pane nel sudore della tua fronte», si fece ad apprendere l'arte presso un fornajo. Melantone del resto appalesa le più volte un grande disprezzo per gli scrittori ecclesiastici i più illustri, ai quali egli è senza meno inferiore per intelligenza e profondità. (Johann Baptist Alzog)
Note
[modifica]- ↑ In Grande Antologia Filosofica, vol. XI, Il pensiero della Riforma cattolica, traduzione di G. Faggin, Marzorati, Milano, 1969; citato in Lunario dei giorni di quiete. 365 giorni di letture esemplari, a cura di Guido Davico Bonino, prefazione di Claudio Magris, Einaudi, Torino, 1997, p. 372. ISBN 8806147234
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