Forze terrestri russe

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Grande emblema della Suchoputnye vojska

Forze terrestri russe (SV), componente terrestre delle forze armate russe.

Citazioni sulle Forze terrestri russe[modifica]

  • I soldati russi mangiano le migliori razioni nutrienti possibili di qualsiasi esercito, fintanto che si parli di cibo per cani. (John Sweeney)
  • L'esercito russo passerà alla storia come l’esercito più barbaro e disumano del mondo. (Volodymyr Zelens'kyj)
  • [...] le forze armate della Russia, a differenza degli eserciti occidentali, non hanno sviluppato una cultura istituzionale che possa contribuire a minimizzare le perdite tra la popolazione civile: l’esercito russo non ha alcun freno che possa scongiurare una violenza ingiustificata e senza controllo. (Sergej Medvedev)
  • Nell'esercito russo l'usanza di maltrattare oltre ogni limite i soldati semplici è talmente consolidata che in ogni città è nata un'associazione delle madri che cerca di proteggere le reclute dalle prepotenze degli ufficiali. (Demetrio Volcic)
  • Nessuno dovrebbe avere l'illusione di poter ottenere una superiorità militare sulla Russia, di poter metterci un qualche tipo di pressione. Avremo sempre un'adeguata risposta a qualsiasi avventurismo. I nostri soldati e ufficiali hanno dimostrato la loro prontezza a combattere con risolutezza, in modo coeso, professionale e coraggioso, a cogliere gli obiettivi non convenzionali più difficili proprio come si addice a un esercito moderno e pronto al combattimento che conserva le sue tradizioni e il suo dovere militare. (Vladimir Putin)
  • Questa potenza russa così pubblicizzata è un mito. Non è così potente, è un’orda di persone con le armi. (Kyrylo Budanov)
  • Rispetto al tema militare ho l’impressione che resti molto forte l’idea dell’armata invincibile, poi ovviamente in Italia prevale un’idea un po’ letteraria della Russia, rafforzata dall’esperienza della Seconda guerra mondiale e dal retaggio comunista. Eppure le condizioni disastrose dell’esercito russo erano già note da tempo a chi si occupa di questi temi, pensiamo alle guerre in Cecenia (1994 e 1999), in Georgia, nel Donbass nel 2014 e in Siria, dove le truppe russe hanno faticato molto di fronte a eserciti meno numerosi o addirittura di fronte a guerriglie poco organizzate. In tutte queste occasioni ha usato la tecnica che abbiamo visto usare anche in Ucraina: massiccio uso di artiglieria e bombardamenti, cioè sostanzialmente non stiamo parlando di una conquista, ma di una distruzione sistematica, accompagnata da un comportamento brutale nei confronti della popolazione civile. Di fatto, la Russia ha in realtà pochissimi reparti ben attrezzati e ben addestrati, tutto il resto è un esercito di stampo sovietico, inefficiente, povero e colpito dalla corruzione. (Anna Zafesova)
  • Un esercito di merda. Ma come può essere buono un esercito se tutto il resto nel paese è una merda, nel pantano del nepotismo e del servilismo? (Oleg Tinkov)
  • Un esercito patetico, inetto, arcaico, e per di più depredato e affamato dai suoi generali. (Jonathan Littell)

Anna Stepanovna Politkovskaja[modifica]

  • I nostri soldati muoiono per le ragioni più diverse: l'esercito è terreno fertile per la morte. Puoi desiderare ardentemente di fare il militare, puoi partire anche prima del tempo [...], ma non servirà a salvarti la pelle. Si troveranno comunque dei bastardi a cui non piaci tu, non piace quanto sei alto o non piacciono i tuoi piedi grandi o piccoli. E addio per sempre.
  • In Russia, cioè, manca il benché minimo controllo della società civile sull'operato dei militari. I soldati semplici – lo scalino più basso della gerarchia – non sono nessuno. Al di là dei muri di cemento di una caserma, un ufficiale può fare a un soldato quello che vuole, quello che gli passa per la testa in un determinato momento. Analogamente, quello stesso ufficiale può trattare come più gli piace un collega di grado inferiore.
  • In Russia l'esercito – uno dei pilastri istituzionali dello Stato – continua a essere un campo di concentramento per i giovani che finiscono dietro il suo filo spinato. Un campo con relative norme di convivenza paracarcerarie imposte dagli ufficiali. Un luogo in cui il primo metodo educativo è quello di «stanarli e ammazzarli fin nel cesso» (il primo slogan che il neoletto Putin ha usato per scandire la sua lotta con i nemici all'interno della Russia).
  • L'esercito rimane un posto in cui qualunque persona normale ha paura di finire. Oggi come oggi è un luogo di morte per i giovani, altro che dovere verso la patria. In Russia la chiamata alla leva cade nel mese di ottobre. E la verità è che ogni anno in ottobre migliaia di famiglie si danno alla macchia. Per sopravvivere. Per mantenere una propria dignità.
  • Nulla è cambiato, nell'esercito, compreso il concetto perverso dell'«onore d'ufficiale» da difendere sempre e comunque, e che conta più della vita e della dignità dei soldati.
  • Vorreste vivere in un Paese in cui le tasse che pagate vanno a foraggiare una simile istituzione? Come vi sentireste con un figlio diciottenne precettato quale «materiale umano», come lo si definisce qui da noi? Che ne dite di un esercito da cui i soldati disertano in massa ogni settimana (e solo per avere salva la vita), talvolta in intere squadre o compagnie? Che cosa pensereste di Forze Armate che in un solo anno, il 2002, hanno perso più di cinquecento uomini – un intero battaglione – non in guerra, ma per le percosse subite? Un esercito in cui gli ufficiali rubano di tutto: ai soldati i dieci rubli mandati dai genitori, e allo Stato intere colonne di carri armati? In cui gli ufficiali odiano e picchiano a loro discrezione i sottufficiali? In cui questi ultimi sfogano sui soldati semplici l'odio che provano per i superiori? In cui ufficiali e sottufficiali sono accomunati dall'odio per le madri dei soldati, colpevoli di protestare occasionalmente – vivono nel terrore e lo fanno solo quando le circostanze di una morte sono troppo scandalose – e di chiedere giustizia?...

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