Gaetano Sangiorgio
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Gaetano Sangiorgio (XIX secolo), scrittore italiano.
Citazioni di Gaetano Sangiorgio
[modifica]- Coniugi che furono, Ludovico il Moro e Beatrice d'Este, s'amarono e s'intesero come nessuno sforzesco avrebbe sperato, e dall'idillio si passò presto e pubblicamente alla vera signoria che la elegante Napoletana vantò sul torbido ed irresoluto Milanese. Questi, anzi, non solo non lo nascose, ma ebbe parecchie volte a dichiarare d'aver associata al principato la sua donna, e la morte improvvisa e prematura di costei fu infatti un disastro per l'indipendenza di Milano e la rovina di Lodovico.[1]
- Poche figlie d'Eva hanno esercitato sugli uomini e sui loro tempi tanto fascino e tanta influenza quanta Beatrice [...] Caratteristica giovane questa Napoletana! Che educata tra i chiassi e le scaltrezze degli Aragonesi, crebbe spigliata insieme e colta tanto da saper tenere a Venezia un discorso solenne in latino, ed entusiasmare di sé Massimiliano imperatore e Carlo VIII [...]. Frivola e civettuola nelle apparenze, e biricchina al punto di correr per le vie come una donnicina del popolo, ma superba e tenace sul suo trono, coltivò in palazzo e a Vigevano musica e poesia, e gli artisti le furono graditi [...].[2]
Note
[modifica]- ↑ Rivista storica italiana, Istituto fascista di cultura di Torino; Giunta centrale per gli studi storici; Istituto per gli studi di politica internazionale; Rinaudo, Costanzo, 1884, pp. 354-356.
- ↑ Rivista storica italiana, Istituto fascista di cultura di Torino; Giunta centrale per gli studi storici; Istituto per gli studi di politica internazionale; Rinaudo, Costanzo, 1884, pp. 354-356.
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