George Fox

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George Fox

George Fox (1624 – 1691), predicatore inglese, fondatore del quaccherismo.

Citazioni su George Fox[modifica]

  • Nei nostri tempi, Giorgio Fox, il fondatore dei quaqueri, deve l'energia della sua propaganda a vere allucinazioni. In grazia a queste abbandona la famiglia, si veste di cuoio, si chiude nei cavi degli alberi, sente che tutti i cristiani, ortodossiani, son figli di Dio. Niuno gli crede; ma egli ode una voce che gli grida: «G. C. ti comprende;» sta 14 giorni in una specie di letargia; e mentre il suo corpo sembra morto, la mente continua ad agire: il che si ripete poi nei suoi seguaci, tutti onesti, ma visionari, profeti. (Cesare Lombroso)

George Bancroft (politico)[modifica]

  • Egli era stato allevato nella Chiesa Anglicana. Un giorno occorse alla sua mente che un uomo ben poteva essere stato educato ad Oxford ed a Cambridge, e nientedimeno essere inabile a spiegare il gran problema della esistenza. Inoltre rifletteva Dio non vivere in templi di mattoni e di pietra, ma nei cuori dei viventi. Allora dai preti e dalla chiesa Anglicana si rivolse, per vedere se trovasse la verità, ai dissidenti. Ma fra di questi eziandio ei trovava che i più esperti non erano da tanto di raggiungere le condizioni della verità.
  • Quell'uomo celestialmente ispirato era divenuto un teologo ed un filosofo, e tutto per opera di Dio onnipotente.
    Per tale guisa la mente di Giorgio Fox pervenne alla conclusione, la verità dovere cercarsi, porgendo orecchio alla voce di Dio interna; e quest'essa poter condurre alla vera fissa regola della morale e non già la dottrina delle università, non la romana sede, non la chiesa anglicana, non tutti quanti sono i dissidenti, non l'intero mondo esteriore dei sensi. La legge, nel cuore nutrita, doversi ricevere senza pregiudizio, senza altra mescolanza, obbedire senza timore.
    Questa fu la sapienza spontanea che guidò Giorgio Fox. Era il chiaro raggio, che brilla attraverso la nube.
  • Un mattino che Fox se ne stava taciturno al fuoco, una nube ottenebrava la sua mente; un basso instinto in lui surse, e dirgli pareva: «Ogni cosa viene dalla natura»; e gli elementi opprimevano la sua immaginazione con una visione di panteismo. Ma come egli continuava a riflettere, una voce vera sorgeva in lui, e dicea: Vi è un Dio vivente. E ratto le nubi dello scetticismo si dissipavano; lo spirito trionfava sovra la materia, le tenebre della ignoranza erano fugate, l'intelletto irradiato da una luce celestiale, e l'anima di lui godeva la soavità del riposo, trapassata dall'agonia del dubbio nel paradiso della contemplazione.

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