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Gian Francesco Giudice

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Gian Francesco Giudice

Gian Francesco Giudice (1961 – vivente), fisico italiano.

Citazioni di Gian Francesco Giudice

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  • Armata della più avanzata matematica e di una buona dose d'immaginazione, una generazione di fisici teorici ha concepito l'idea che l'universo debba aver subìto una trasformazione, dopo un decimo di miliardesimo di secondo dal Big Bang. In quell'istante, l'intera struttura dello spazio-tempo si è cristallizzata in una nuova forma, in seguito a una transizione di fase, proprio come l'acqua si trasforma in ghiaccio sotto a zero gradi. [...] Gli stessi fisici si sono anche resi conto che questa idea così suggestiva da sembrare fantascientifica implicava l'esistenza di una nuova particella, un granulo della sostanza che permea tutto lo spazio-tempo. I dati presentati ieri al Cern mostrano che quella particella – il bosone di Higgs – esiste davvero, avvalorando la fantastica storia della transizione di fase cosmica.[1]
  • È innegabile che oggi la verificabilità del multiverso appaia estremamente ardua.[2]
  • Facciamo ora l'ipotesi (forse ardita) che l'attuale descrizione del mondo delle particelle sia valida non solo nel regime in cui è stata verificata sperimentalmente, ma anche a distanze molto più piccole. In questo caso si scoprirebbe un risultato sbalorditivo. La massa dell'Higgs identificata dall'Lhc corrisponde esattamente al valore che regge il nostro universo in bilico, prima di una seconda transizione di fase che porrebbe fine al nostro amato mondo.[1]
  • Il Big Bang inteso come l'evento che ha creato il gas caldo e denso di materia cosmica non è stato un'esplosione a partire da un punto dello spazio. Se lo fosse stato, oggi potremmo individuare le tracce di quel punto iniziale. Invece, le osservazioni astronomiche ci insegnano che il gas di materia primordiale era incredibilmente uniforme e omogeneo. Questo indica che l'universo nella sua infanzia era come un gigantesco pentolone di minestra ben mescolata. Il Big Bang è l'evento in cui si è creata questa minestra, non in un punto speciale, ma in modo omogeneo ovunque nel pentolone. È una transizione uniforme che ha coinvolto una regione di spazio molto vasta, forse anche infinita, che si è improvvisamente riempita di materia. Capire il Big Bang significa capire cosa ha causato questa transizione».[E prima del Big Bang cosa c'era?] Oggi si pensa che prima del Big Bang ci fosse solo spazio vuoto. Uno spazio vuoto, tuttavia, molto speciale. Non c'era materia, ma il tessuto dello spazio era intriso di una forma di energia detta appunto energia del vuoto capace di esercitare una gravità repulsiva. L'effetto è del tutto stupefacente perché è l'esatto contrario della forza di gravità a cui siamo abituati, che può solo attrarre i corpi materiali.[3]
  • La scoperta dei meccanismi profondi alla base dei fenomeni fisici non li svuota della loro bellezza ma ci fa provare l’emozione di vedere all’improvviso la natura con occhi diversi, con la sensazione di penetrare dentro la sua essenza più intima... Il ritratto del Big Bang dipinto dall’inflazione è di una tale intensità da farci sentire presenti allo spettacolo dell’origine della materia, che sembra svolgersi davanti ai nostri occhi come una straordinaria esibizione cosmica.[2]
  • La scoperta del bosone di Higgs è stato un risultato fantastico, ma non sufficiente per rispondere a tutti gli interrogativi della fisica delle particelle. È stato un po' come entrare in un ristorante a tre stelle e vedersi servire una minestrina. Noi fisici teorici attendiamo fiduciosi una seconda portata più stuzzicante.[4]
  • Per un fisico lavorare al Cern è come per un bambino trovarsi in un parco divertimenti dove si gioca e si mangia Nutella tutto il giorno.[5]

Odissea nello zeptospazio

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  • Nella scienza si viene giudicati per la propria creatività e per i propri contributi, indipendentemente dall'età, dalle convinzioni religiose, dal sesso o dall'origine etnica. La ricerca scientifica insegna a pensare senza pregiudizi, a confrontarsi sulla base del ragionamento, a rispettare e ad accettare le evidenze della realtà. [...] Sebbene non guarisca le debolezze e le cattiverie umane, la scienza ha una naturale tendenza a sviluppare certi principi nelle menti delle donne e degli uomini che la praticano, portandoli a coltivare determinati valori: è una fortunata coincidenza che questi principi e questi valori siano proprio quelli che rendono una società più tollerante, più onesta e più giusta.
  • L'aspetto più incomprensibile della natura è che riusciamo a comprenderla.
  • La natura ha scelto un vuoto fatto non di "nulla" ma di "qualcosa", poiché in questo modo risparmia energia. Questo "qualcosa" è un'entità che riempie uniformemente tutto lo spazio: la sostanza di Higgs.
  • Il bosone di Higgs è una sorta di toilette dell'edificio del Modello Standard: sebbene sia indispensabile, non è qualcosa che vorreste mostrare con orgoglio ai vostri ospiti.
  • La fisica teorica si dimostra potente ed efficace soprattutto quando lasciata libera di spaziare senza vincoli nel regno delle speculazioni. [...] Le idee rivoluzionarie raramente si manifestano quando i fisici teorici seguono percorsi prestabiliti, ma emergono piuttosto dalla libertà di seguire istintivamente le proprie intuizioni.
  • Quando lo spazio andò incontro alla straordinaria espansione dovuta all'inflazione, le microscopiche increspature si dilatarono in enormi strutture di dimensioni astronomiche. [...] Dai germi originari creati dalle fluttuazioni quantistiche nel campo dell'inflatone sono dunque cresciute le galassie che oggi brillano nel cielo nelle notti serene.
  • La scienza indirizza il talento e la creatività dell'uomo verso problemi complessi, le cui soluzioni conducono invariabilmente ad applicazioni inattese. Anche se solo raramente possiamo prevedere quali saranno, queste applicazioni arrivano immancabilmente.

Note

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  1. a b Da Vista solo la punta di un fenomeno complesso, la Repubblica, 5 luglio 2012.
  2. a b Citato in Andrea Tornielli, Il Creatore e le ipotesi della scienza, vaticannews.it, 3 aprile 2024.
  3. Citato in Maria Lombardi, Big Bang, cosa c'era prima? Gian Francesco Giudice (capo dei fisici Cern): «L'universo non è nato da un'esplosione», 13 novembre 2023
  4. Citato in Elena Dusi, Sette missioni per sette misteri, la Repubblica, 20 gennaio 2013.
  5. Citato in Elena Dusi, Ecco i magnifici ragazzi del bosone i cervelli italiani che brillano al Cern, la Repubblica, 7 luglio 2012.

Bibliografia

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  • Gian Francesco Giudice, Odissea nello zeptospazio: un viaggio nella fisica dell'LHC, Springer-Verlag Italia, Milano 2010, ISBN 978-88-470-1630-9.

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